Qian Hongyan abita in Cina, nella città di Yunnan, e tutti la conoscono come “Basketball Girl”, ovvero “ragazza palla da basket”. Il motivo per il quale le affibbiarono questo soprannome è l‘amputazione di entrambi gli arti inferiori a cui venne sottoposta all’età di quattro a causa di un brutto incidente.
La sua famiglia non poteva permettersi delle protesi adeguate e costose, così decise di aiutarla attraverso l’utilizzo di una palla da basket tagliata a metà. Grazie a quest’ultima e a due supporti di legno per le mani, realizzati dal nonno, poteva rimbalzare e muoversi molto più semplicemente.
La sua vita ha preso una svolta positiva quando la sua storia, attraverso delle foto pubblicate, ha iniziato a diffondersi e a catturare l’attenzione dei media. E’ proprio grazie alle donazioni di persone generose che è riuscita a recarsi a Pechino dove ha finalmente ottenuto le sue gambe artificiali. Con il resto delle donazioni ha pagato gli studi; ma quando il denaro ha iniziato a scarseggiare, e per non pesare sulla famiglia, ha deciso di dedicarsi al mondo dello sport.
Inizialmente, le difficoltà incontrate sono state numerose in quanto l’amputazione delle gambe è stata effettuata in un punto molto alto della vita: Qian racconta che non riusciva a rimanere a galla quando ha iniziato. Ma nulla ha fermato la sua corsa verso il trionfo.
Dopo aver imparato a galleggiare e aver trovato il giusto metodo per nuotare, nel 2009 ha vinto una medaglia d’oro e due d’argento ai campionati nazionali cinesi di paralimpiadi del nuoto. Nel 2011, a ridosso delle qualificazioni per le paralimpiadi, è riuscita ad ottenere solo una medaglia di bronzo, colpita dall’improvvisa morte del nonno. In seguito ad un periodo di pausa è ritornata in gioco e nel 2014 è riuscita a vincere la finale dei 100 metri a rana ai giochi paralimpici che si disputarono nello Yunnan.
E’ stato in seguito a questa vittoria che la sua storia è tornata sotto i riflettori e la “Basketball Girl” ha potuto prendere la sua rivincita sulla vita.