Una tragedia ha colpito il mondo dello sport: a perdere la vita è stato uno degli atleti in gara alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Durante la competizione di ciclismo maschile su strada, l’atleta, che gareggiava per l’Iran, è caduto dalla sua bici dopo aver perso il controllo. L’incidente è avvenuto durante l’ultima parte della corsa in cui l’atleta stava percorrendo la discesa di Grumari, poco prima del traguardo.
Secondo le prime ricostruzioni, durante la caduta avrebbe sbattuto la testa così violentemente da provocargli un trauma cranico. Immediata la corsa in ospedale, ma senza successo in quanto lo sfortunato ciclista è deceduto durante il trasporto a causa di un arresto cardiaco. L’intervento tempestivo del pronto soccorso è stato fondamentale, ma le sue condizioni erano considerate gravi fin dall’inizio. Dopo l’incidente la notizia della sua morte è stata data dalla federazione olimpica dell’Iran.
L’atleta aveva 48 anni e aveva partecipato alle Paralimpiadi di Londra nel 2012 conquistando il 23°posto nella prova in linea. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile nelle vite della moglie e dei figli.
Le Paralimpiadi rappresentano un vero e proprio esempio di coraggio e passione; gli atleti sfidano le sfortune della loro vita e si mettono in gioco per regalare alla loro squadra una vittoria, ma soprattutto un sorriso. E’ un peccato che questa penultima giornata di gare si sia conclusa con una tragedia tanto inaspettata quanto dolorosa. In suo onore vi è stato un tributo durante la cerimonia di chiusura. Ricordiamo che i giochi paralimpici sono iniziati nella notte tra il 7 e l’8 settembre e concluse il 18 dello stesso mese.
Al primo posto del medagliere si trova la Cina con 236 medaglie, al secondo posto la Gran Bretagna con 147 medaglie e al terzo posto l’Ucraina con 117 medaglie. L’Italia chiude i giochi con il nono posto per un totale di 39 medaglie: 10 ori, 14 argenti e 15 bronzi.