Carlo Azeglio Ciampi è morto. L’ex Presidente della Repubblica era ricoverato in clinica da una settimana per il peggioramento del suo stato di salute dovuto alla degenerazione del morbo di Parkinson. La malattia riportata dall’ex presidente della Repubblica presentava più o meno gli stessi sintomi che tutti noi abbiamo visto avanzare su Papa Giovanni Paolo II negli ultimi anni della sua vita.
Gli amici accompagnati dalla moglie Franca gli sono stati vicino fino all’ultimo. Il senatore ha continuato a lavorare fino alla fine recandosi nel suo studio a Palazzo Giustiniani per svolgere il suo compito al meglio. Una vita per la politica ma soprattutto per gli italiani quella di Ciampi.
Nato a Livorno il 9 dicembre del 1920 è stato prima di tutto un economista divenuto banchiere e governatore della Banca d’Italia nel 1974 fino al 1993. Successivamente venne eletto come presidente del Consiglio dei Ministri (1993-1994), Ministro del tesoro e del bilancio e della programmazione economica (1996-1999) e poi eletto presidente della Repubblica Italiana per due volte (1999-2006).
“L’essere chiamato a rappresentare l’Italia, a essere garante della sua Costituzione, l’ho vissuto non solo come un altissimo mandato, ma soprattutto come un dovere, una missione. Per questo ho voluto abitare, con mia moglie, sin dal primo giorno, nel Quirinale: da sette anni è la mia casa, la casa del presidente della Repubblica, la casa degli italiani” così Carlo Azeglio Ciampi il 31 dicembre 2005 parlava nel classico messaggio di fine anno che ogni presidente della Repubblica tradizionalmente esegue. Fu il suo ultimo messaggio di fine anno come presidente della Repubblica prima di diventare senatore a vita.
Una vita dedicata alla sua patria con la sua aria quasi fredda e un carattere che non si esponeva mai troppo. Un uomo che sapeva parlare alla gentesebbene il suo atteggiamento apparisse sempre distaccato e controllato.
Nonostante la sua carriera da economista, Ciampi si concentrava anche in altri settori combattendo contro la mafia e difendendo i principi e le risorse italiane.
Un grande politico che se ne va e che negli anni ha lasciato il segno nella storia di quella Italia che ha sempre così tanto amato.