Giovedì mattina, verso le 9:25 locali (3.25 ora italiana), l’Indonesia è stata colpita da un tragico evento: l’esplosione di un’imbarcazione colma di turisti, sia italiani che stranieri, che ha causato la morte di due persone. Il mezzo turistico collegava il porto di Bali con le isole vicino Lombok e, secondo la ricostruzione dei fatti, sarebbe esploso all’improvviso a soli 200 metri dalla costa; era partito dal molo di Bali da circa cinque minuti.
A primo impatto si è pensato ad un attacco terroristico a causa delle vicende che stanno colpendo numerosi paesi negli ultimi tempi, ma le indagini condotte dalla polizia indonesiana hanno dedotto che a causare l’esplosione sia stato un guasto al motore di cui non si era a conoscenza. Alcune testimonianze affermano che, prima dell’esplosione, dal motore uscisse del fumo.
Altri episodi simili a questo erano già successi negli anni passati; è, infatti, ormai risaputo che in Indonesia i livelli di sicurezza e di controllo per quanto riguarda i mezzi marittimi sono scarsi e inefficenti.
Una delle vittime coninvolte nella tragedia è una ragazza austriaca di soli 28 anni, mentre l’altra persona deceduta non è stata identificata con certezza, anche se si pensa possa essere un cittadino del posto. L’esplosione, oltre a causare due morti, ha ferito una ventina di persone; a bordo erano presenti numerosi passeggeri di diverse nazionalità: italiani, spagnoli, britannici, francesi.
E’ giunta la notizia che gli italiani a bordo, due secondo le fonti, non hanno riportato ferite. Per comprendere meglio l’accaduto, la polizia indonesiana sta interrogando il capitano della barca e nel frattempo tutti i feriti sono stati trasportati in un ospedale locale.
La barca si chiamava “Gily Cat 2” e ogni giorno collegava, in questo caso direttamente, le piccole isole che si trovano vicino Lombok. Oggi l’imbarcazione avrebbe dovuto condurre un viaggio diretto con partenza dal porto di Bali e arrivo a Gily Trawangan.