Sparò alla moglie, ora non si dà pace: "Tutta colpa dei ladri, non viviamo più"

Aveva sparato a sua moglie pensando si trattasse di ladri, ma ora non si dà pace: ecco la versione di Antonio Trogu, il pensionato 65enne che ha ferito la propria consorte scambiandola per un intruso in giardino.

Sparò alla moglie, ora non si dà pace: "Tutta colpa dei ladri, non viviamo più"

La paura dei ladri è piuttosto comune tra i pensionati che vivono da soli o in coppia, specialmente in abitazioni isolate o particolarmente appariscenti, che possano in qualche modo trasmettere – anche solo lontanamente – un barlume d’opulenza per chi le osserva dall’esterno.

D’altronde da sempre gli anziani sono visti come le vittime ideali, a causa della loro supposta debolezza e della loro maggiore vulnerabilità. Ma Antonio Trogu (65) non era un pensionato come gli altri, e purtroppo a fare le spese della sua eccessiva solerzia è stata la moglie, scambiata per un ladro dallo stesso Trogu poco prima del palesarsi dell’aurora.

Era ancora buio infatti quando lui, ex ufficiale del COMSUBIN (Comando subacqueo incursori, un reparto speciale della Marina italiana specializzato in operazioni di guerra non convenzionali) si svegliò, destato dai rumori provenienti in giardino: “Ho sentito sbattere la porta, mi sono alzato per prendere la pistola dal comodino e le ho detto ‘chiama i carabinieri‘” ha spiegato Trogu, riferendosi alla moglie.

L’uomo infatti, nella confusione di quegli attimi, era convinto che sua moglie stesse ancora dormendo accanto a lui, come ha avuto modo di spiegare agli inquirenti. Purtroppo la sua consorte si era alzata dal letto senza che lui se ne accorgesse per andare ad aprire la porta al gatto, ed era rimasta nel giardino dell’abitazione per giocare insieme a lui.

Mentre tra l’erba fresca si consumava uno scenario idilliaco però, la situazione in camera da letto era diametralmente opposta: l’ex COMSUBIN si sentiva sotto attacco, ed era convinto che si trattasse di ladri intrufolatisi nottetempo nella sua proprietà. “Ho gridato ‘ cosa fai dentro casa d’altri?’ e ho sparato mirando al muro” ha spiegato il pensionato.

Era già successo ed i ladri erano scappati, invece stavolta era lei: quando ha sentito le mie urla non ha risposto perché pensava che stessi sognando, ed è entrata in casa. Se solo mi avesse detto ‘sono io’…“. Il dolore del 65enne ci ha però messo poco a tramutarsi in odio e rancore contro i criminali che già più volte hanno tentato una rapina nella sua abitazione, svaligiando anche le case dei vicini.

E’ una situazione che fa nascere in tutti noi uno stato di nervosismo pazzesco – ha raccontato l’uomo, parlando dei numerosi furti avvenuti nelle villette attigue alla sua – non si può andare a letto tranquilli, c’è sempre qualcuno che gira attorno alla casa“. Uno scenario di ansia e nervosismo costante, che ha seriamente rischiato di tramutarsi in una tragedia irreparabile.

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