Il vino è certamente una delle bevande del piacere per antonomasia, ed è conosciuto ed apprezzato sin dai tempi più antichi: recenti studi hanno infatti dimostrato come già nel neolitico il vino fosse conosciuto, e con il passare degli anni le tecniche di produzione si sono affinate sempre di più, fino a quando – in epoca romana – assunse il ruolo di bevanda alcolica da consumo quotidiano che ricopre ancora oggi.
Nei supermercati di quasi tutto il mondo infatti si possono trovare vini imbottigliati, e di norma il prodotto non rappresenta affatto un pericolo, se non indirettamente per le conseguenze che potrebbe causare in seguito ad una sua ingestione eccessiva.
I clienti di alcuni supermercati della nota catena Edeka in Germania hanno però avuto una pessima esperienza, quando alcune bottiglie di vino hanno iniziato letteralmente ad esplodere spontaneamente sugli scaffali, facendo scattare il panico tra le corsie.
In tempi come questi infatti, l’associazione più immediata che sorge spontanea quando si verifica un’esplosione è quella con un attacco terroristico. In questo caso specifico però la questione era ben altra: sarebbe stata infatti la pressione generata dalla fermentazione del vino, divenuta nel tempo insostenibile per le bottiglie nelle quali era racchiuso, a causare le insolite deflagrazioni.
Il prodotto incrimianto è il Pfalz del 2015, un vino rosso prodotto proprio in territorio tedesco, immediatamente ritirato dai supermercati grazie ad un provvedimento dell’Ufficio federale per la sicurezza alimentare dopo la curiosa serie di incidenti.
Tuttavia, anche se stavolta l’ombra del terrorismo islamico non c’entra, c’è chi ha rischiato davvero grosso. Perché alcune delle segnalazioni di bottiglie esplose sono arrivate anche da privati che avevano oramai già acquistato il Pfalz del 2015, e si sono trovati incredibilmente a dover fare i conti con le esplosioni spontanee delle bottiglie in vetro in casa propria, rischiando di provocarsi seri danni.