Il pollo è sempre più contaminato dai super batteri, e riuscire a debellarli risulta ogni anno più difficile. Solo questi i risultati di uno studio promosso dall’associazione Altroconsumo in base ai test effettuati su alcuni campioni di pollo prelevati in diversi punti vendita di Roma e Milano.
Per l’indagine sono stati scelti come campione rappresentativo delle rispettive città 20 negozi milanesi ed altrettanti romani, ed è stato evidenziato che 25 campioni sui 40 prelevati erano positivi a betteri di Escherichia coli resistenti agli antibiotici.
Si tratta di un dato preoccupante, dal momento che in Italia solamente il 29% di tutti gli antibiotici venduti è dedicato al trattamento di infiammazioni o patologie umane, mentre il restante 71% viene destinato all’uso animale, stando a quanto riportano i dati ufficiali di ECDC-EFSA-EMA.
Da tempo oramai Altroconsumo promuove ed aderisce alla campagna “Basta antibiotici nel piatto” lanciata da Consumer International, formata dall’unione di consumatori provenienti da ogni angolo del globo. Il problema è semplice: ogni anno i batteri si fanno sempre più resistenti, evolvono in modo tale da immunizzarsi dagli antibiotici, pertanto ne vengono sviluppati di sempre più potenti.
Ma basta un minimo di logica per capire che, data l’esponenzialità potenzialmente infinita di questo batti e ribatti annuale, l’uomo è destinato a non uscire vittorioso dal testa a testa. Dai risultati emersi è infatti stato evidenziato che il 19% dei batteri trovati sia resistente alla Cefepime, ma le proiezioni sono tutt’altro che confortanti, dal momento che i ricercatori stimino che in un prossimo futuro, la percentuale di batteri capace di sopravvivere a questo antibiotico possa salire fino al 96%.
Il caso del pollo infetto da Escherichia coli è dunque l’ultimo capitolo di una lunga battaglia il cui esito preoccupa anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla quale è arrivato un allarme ancora più inquetante: stando alle valutazioni dell’OMS infatti, esiste il rischio concreto che a breve si possa entrare in un’epoca post-antibiotica, ovverosia in un’era in cui i batteri saranno così resistenti da essere immuni a qualsiasi antibiotico. Ed anche una semplice infezione comune potrà risultare letale come già era in passato.