Due giovani coniugi scozzesi, Suzanne e Kenneth, si sono disgraziatamente ritrovati ad affrontare il dolore più grande che due genitori possano mai sopportare nella loro vita: metabolizzare il lutto della propria figlia. Questa coraggiosa coppia ha scelto di superarlo in maniera dolce e amorevole.
Suzanne, una 33enne di nazionalità scozzese, stava portando avanti tranquillamente la sua quarta gravidanza quando, per sua disgrazia, ha improvvisamente perduto la neonata nel corso della 39esima settimana di gestazione. I due premurosi genitori avevano tra l’altro già provveduto a trovare un nome alla nascitura: volevano chiamarla Brogan.
Afflitti dall’imminente e straziante aborto, Kenneth e Suzanne hanno deciso di comune accordo di fare cremare il corpicino della neonata e di conservare le ceneri all’interno di un capiente orsacchioto di pelouche, in modo tale da iniziare ad accudirlo e custodirlo come se fosse la figlia deceduta prematuramente.
I due genitori hanno rilasciato un’intervista al MirrorOnline spiegando il motivo che li ha portati ad effettuare questa insolita scelta ed esprimendo tutto il loro dolore, comprensibilmente inesplicabile e inquantificabile. Suzanne e Kenneth hanno preferito mantenere vivo il ricordo della bimba morta grazie al suddetto orsacchiotto di pelouche, piuttosto che cercare di dimenticare il loro dramma.
Suzanne si è sbottonata nell’intervista al MirrorOnline sfogandosi e affermando che non tutti i genitori che subiscono una tale perdita hanno la capacità e forza d’animo di mantenere vivo il ricordo della propria figlia morta. La maggioranza dei genitori che perdono un figlio cercano di dimenticare il dramma familiare per andare avanti con la propria vita e dedicarsi agli altri figli.
Lei e il coniuge Kenneth hanno invece deciso di introdurre nella loro quotidianità il pelouche contenente le ceneri della piccola Brogan e di accudirlo come se fosse lei. Molti interpretanno questa scelta inconsueta come un rifiuto della perdita: un modo come un altro per non accettare la morte della figlia. In realtà, con questa decisione, Suzanne e Kenneth hanno dimostrato un saldo equilibrio psichico e un’invidiabile capacità di affrontare il loro personalissimo lutto.