Emergenza migranti, spunta l’ipotesi Expo per l’accoglienza

Il campo base di Expo 2015 potrebbe venire utilizzato per risolvere almeno in parte l'emergenza profughi. Dopo le polemiche di metà marzo, ora la soluzione potrebbe diventare realtà.

Emergenza migranti, spunta l’ipotesi Expo per l’accoglienza

L’emergenza profughi continua a mettere a dura prova l’Europa, ed anche le realtà italiane stanno tentando con ogni mezzo di gestire il problema pur dovendo avere a che fare con le gravi lacune in materia di assistenza ed accoglienza del nostro ordinamento.

Ma ora spunta una nuova soluzione per Milano (o meglio, una vecchia idea mai concretizzata): utilizzare il campo base di Expo 2015 come centro di accoglienza profughi, in mancanza di altre strutture che possano garantire ai rifugiati ed agli altri immigrati che sbarcano nel nostro Paese un tetto sopra la testa.

La proposta era stata già avanzata lo scorso marzo dal prefetto Alessandro Marangoni, il quale aveva destinato un centinaio di migranti proprio nelle palazzine container che furono in precedenza residenza temporanea di tecnici ed operai durante lo svolgimento di Expo 2015.

L’iniziativa fu però fortemente osteggiata dalla Regione e da diversi schieramenti politici, a tal punto da naufragare nel giro di una sola settimana, culminando in un nulla di fatto. Ora però lo scenario è ben diverso, a Milano non è più periodo elettorale ed il sindaco Beppe Sala si è già detto disposto ad adottare questa soluzione.

Continuo a credere che sia un grave errore quello di non utilizzare il campo base Expo per l’accoglienza ai profughi, che anche in questi giorni stanno arrivando a Milano” ha infatti tuonato il neo sindaco della stracittadina lombarda, spiegando però al contempo che il semplice “stipare” i migranti nel campo base abbandonato dell’Expo non può essere una soluzione a lungo termine.

Se arrivano, qualcuno ce li manda – ha dedotto Sala, rendendo noto che – Dobbiamo trovare delle soluzioni, e il campo base è già ben strutturato. Trovo un errore lasciarlo vuoto così com’è oggi“. Di avviso contrario è invece Roberto Maroni, il quale ha ribadito il suo “no” all’iniziativa. Le istituzioni regionali sono dunque contrarie, ma stavolta il Comune di Milano potrebbe comunque andare fino in fondo.

Continua a leggere su Fidelity News