Le sedie colorate, a Bologna, sono fuori legge. Non si tratta di uno scherzo, né tantomeno di una di quelle leggi assurde facenti parte del retaggio di epoche incredibilmente distanti sia nel tempo, sia nei costumi. A fare le spese di questo assurdo provvedimento è stato un chiosco di gelati che, proprio a causa delle sue sedie multicolore, ha rischiato di dover pagare una multa salata.
Sfortunata protagonista dell’episodio è stata la titolare di un chiosco-gelateria situato in corrispondenza di Piazza dell’Unità, una giovane ragazza di origini iraniane, la quale è stata oggetto delle attenzioni della Polizia Municipale proprio a causa delle sue sedie colorate.
A Bologna infatti vige il monocromatismo, per legge: chiunque esponga seggiole o altri supporti per sedersi di colori diversi rispetto a quelli “legittimi”, sarà soggetto a sanzione pecuniaria. E così i vigili si sono recati presso il chiosco della ragazza, e l’hanno resa edotta in merito al peculiare regolamento cittadino, minacciando di multarla qualora non avesse provveduto alla sostituzione delle sedie colorate.
Lei si è dimostrata completamente remissiva, collaborando con le autorità ed assumendosi per intero la “colpa” di quel che è accaduto. Sempre se di colpa si possa parlare. Queste le sue parole rilasciate a Bolognatoday: “Sapevo dell’ordinanza e della regola dei colori, ma pensavo valesse solo per il centro. ringrazio i vigili per non avermi multata“.
“Quando torneranno a controllare mi diranno se queste vanno bene – ha proseguito la titolare – Non volevo attirare l’attenzione né fare polemica, ma io voglio solo rispettare le regole“. Peccato però che, suo malgrado, la giovane imprenditrice sia diventata la nuova eroina di chi reputa assurda la legge contro le sedie colorate; ed a Bologna, sono in molti ad essersi sentiti offesi.
Luca Lisei, candidato Presidente al Quartiere Naville per la lista di Alleanza Nazionale, ha commentato così l’episodio: “A Bologna non puoi esporre delle sedie a pois, ma puoi vendere liberamente merce abusiva ed alcolici. Quanto accaduto in Piazza dell’Unità è paradossale, un chiosco di gelati è stato costretto a non esporre sedie a pois pena sanzione da parte dei vigili urbani“.
Sulla stessa linea si sono mantenute anche le dichiarazioni dei residenti e dei frequentatori della gelateria, i quali si sono detti “allibiti” riguardo al fatto che, a Bologna, le sedie colorate in maniera troppo sgargiante non siano tollerate, e che l’eccessiva vivacità cromatica debba essere punita con una multa. Per legge.