Migranti, il piano UE per finanziare le spese: "Ogni straniero che entra pagherà 50 euro"

Per riuscire a contrastare l'emergenza migranti, l'Unione Europea potrebbe approvare una tassa di 50 euro per qualsiasi straniero che varchi i suoi confini. La proposta arriva dal nostro Paese.

Migranti, il piano UE per finanziare le spese: "Ogni straniero che entra pagherà 50 euro"

L’Unione Europea potrebbe applicare una tassa sull’emergenza migranti, e chiedere 50 euro ad ogni straniero che varcherà i suoi confini. La proposta è stata avanzata per ammortizzare i costi del Migration compact e le spese derivanti dall’ondata di immigrati che sta sciamando in direzione del Vecchio Continente.

La tassa in questione, qualora il provvedimento dovesse incontrare il favore dei vertici UE e venire dunque approvato, verrebbe applicata a qualsiasi extracomunitario si dovesse trovare, per ragioni lavorative o di turismo, a varcare i confini dell’Unione Europea.

La manovra servirà insomma a finanziare il “Migration compact”, ed a contrastare i costi dell’emergenza migranti che sta ponendo l’intera Europa con l’acqua alla gola. Dopo il veto apposto dalla Germania in relazione all’ipotetica emissione di Eurobond quindi, Bruxelles potrebbe adottare la tassa sugli extracomunitari per riuscire a coprire i costi dell’emergenza.

Ora la Commissione UE sarà chiamata al vaglio di tre proposte distinte: innanzitutto, quella relativa alla scelta del Paese dell’Unione Europea responsabile dell’accoglienza dei rifugiati; quindi la scelta sull’eventuale proroga dei controlli a determinate frontiere di Schengen.

In ultima, l’abolizione dell’obbligo dei visti per i cittadini turchi che si trovino a viaggiare all’interno del territorio dell’Unione Europea. Quest’ultima decisione in particolare sembra già stata presa, viste anche le forti pressioni del Governo di Ankara relative alla sempreverde minaccia del “rilascio dei migranti” presenti nel suo territorio in direzione UE, qualora le sue richieste non venissero soddisfatte.

Jean Claude Juncker e Donald Tusk, rispettivamente Presidente della Commissione UE e Presidente del Consiglio UE, saranno quindi chiamati a decidere sul Migration compact proposto dall’Italia, i cui costi sono stati stimati in circa 15 miliardi. E la tassa sugli extracomunitari potrebbe rappresentare la soluzione per renderlo un piano economicamente sostenibile.

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