Incredibile quanto accaduto presso una scuola media di Catania, dove la madre ed il fratello di un’alunna hanno aggredito un professore “colpevole” di avere rimproverato una ragazza. Il contesto dell’assurda storia è stata la scuola media Giosuè Carducci, ed i fatti hanno già inorridito l’opinione pubblica scatenando numerose iniziative di solidarietà nei confronti del docente.
Tutto è cominciato durante le lezioni, quando il professore in questione si è trovato a rimproverare una studentessa per il suo comportamento. Nel corso del cambio dell’ora infatti, la classe della giovane ha inscenato manifestazioni di esuberanza giudicate eccessive, che impedivano il normale svolgimento delle lezioni.
Per questo il prof ha ripreso tutti gli studenti, ed in particolare la ragazza protagonista di questa storia, in quanto era “quella che faceva più baccano“. Esasperato dalla sua condotta, il professore le ha chiesto di convocare i genitori per un colloquio in data 26 aprile, proprio per discutere del suo comportamento sin troppo turbolenta.
La cosa non è però andata giù alla studentessa, la quale ha immediatamente telefonato alla madre ed al fratello per “denunciare” il rimprovero del docente. Questi ultimi si sono precipitati presso l’istituto per portare la ragazzina a casa dopo che questa aveva, a quel punto, richiesto l’uscita anticipata per una non meglio specificata “indisposizione“.
Ma quando la madre ed il fratello hanno localizzato il professore all’interno di un’altra classe, si sono avventati su di lui di fronte agli sguardi inorriditi degli altri alunni.
I due criminali hanno strattonato Domenico Marletta, 60 anni, spingendolo a terra e, una volta reso inoffensivo, l’hanno preso ripetutamente a calci e pugni con una ferocia brutale, provocandogli diverse contusioni (oltre ad uno shock enorme). Solo con il deciso intervento della vicepreside e dei colleghi la situazione è tornata sotto controllo.
“In 23 anni di gestione di istituti non mi era mai capitato di assistere una scena simile” ha poi affermato la preside Maria Grazia Lizzio, definendo l’episodio una “violenza inaudita“. Il professore vittima del pestaggio è stato soccorso dal 118 e medicato presso l’ospedale Garibaldi.
Nel frattempo i carabinieri del comando provinciale di Catania hanno avviato le indagini, dopo che Marletta ha manifestato di denunciare i due responsabili della folle aggressione. L’insegnante ha subito trovato il pieno sostegno dei genitori degli altri alunni, i quali hanno organizzato una fiaccolata di solidarietà in suo onore. Ed uno di questi, di professione avvocato, si è offerto di assumere la sua difesa legale nel processo per aggressione.