Un imprenditore lombardo ha deciso di farsi un regalo di compleanno molto particolare, premiando i suoi dipendenti anziché concedere qualcosa a sé stesso nel giorno del suo genetliaco. Il benefattore in questione porta il nome di Innocente Fraschini, presidente della Frascold, un’azienda di Rescaldina (Milano) che opera nel settore dei compressori industriali, del condizionamento e della refrigerazione.
Innocente ha appena spento le 80 candeline, un traguardo non da poco, e per ringraziare chi è sempre rimasto al suo fianco nella sua impresa ha stanziato un vero e proprio “fondo di auguri” dedicato ad ogni singolo dipendente: 1.000 euro a testa, che per 200 persone fanno esattamente 200.000 euro.
Una somma non da poco, ma che l’imprenditore è stato felice di elargire alle persone impiegate nella sua azienda, in un moto di spontanea e genuina generosità. La notizia si è subito affermata nelle prime pagine dei quotidiani locali, rimbalzando nella rete e finendo col diventare virale.
L’amministratore delegato della Frascold, Giuseppe Galli, è stato intervistato da Repubblica ed ha parlato così dell’insolito gesto, tessendo le lodi di un imprenditore “vecchio stampo” che – pur non disdegnando il profitto – ha sempre tenuto un occhio di riguardo verso il lato umano dei lavoratori: “Ha colto tutti di sorpresa, me compreso. Non ce lo aspettavamo“.
“Lui è entrato in azienda nel 1958 – ha ricordato Galli, parlando di Innocente – suo padre l’aveva fondata nel 1936 e da allora non l’ha mai abbandonata. Si è sempre presentato in ufficio tutte le mattine, nonostante l’età avanzata. Conosce personalmente quasi tutti i suoi dipendenti, e si ricorda la storia di ognuno di loro“.
L’imprenditore è dunque quasi un padre, oltre che un datore di lavoro, per i suoi impiegati ed ha voluto sancire questo legame (quasi anacronistico nell’impersonale secolo in cui viviamo, fatto di numeri, burocrazia e bilanci più che di esseri umani) regalando 200.000 euro a chi oggi ha la fortuna di lavorare non solo per lui, ma in un certo senso, insieme a lui.