Bambini obbligati a mangiare a forza di schiaffi. Insultati, strattonati e lasciati in stanze buie e senza alcun controllo da parte di un adulto. Le vittime, come troppo spesso ormai siamo abituati a sentire, sono ancora i bambini, piccolissimi, tra i 12 e i 24 mesi.
Grazie al lavoro investigativo degli inquirenti, che attraverso delle videoregistrazioni fatte grazie a delle telecamere installate in luoghi non visibili della struttura, e chiaramente all’insaputa delle maestre, si sono potuti documentare e registrare gli atti di violenza perpetuati ai danni dei bambini.
E’ stato grazie alla forza e al coraggio di una denuncia che tutto questo è stato possibile. Denuncia fatta da due ex dipendenti, che si opponevano a questi metodi, e che hanno portato quindi all’arresto della titolare e di due educatrici dell’asilo nido di Grosseto. Ci sono anche altre due persone coinvolte: per loro si configurerebbero responsabilità minori.
Come sempre accade in queste vicende così tristi e agghiaccianti, i genitori erano ignari dei violenti metodi punitivi inflitti ai loro figli. E solo da poche ore si sono confrontati con la sconcertante realtà. Realtà fatta di urla, schiaffi, strattonamenti se i bambini facevano un capriccio o si rifiutavano di fare qualcosa.
L’asilo di Grosseto è purtroppo l’ultima di una lunga serie di casi di maltrattamenti scoperti grazie all’ausilio delle telecamere nell’attività investigativa. Solo due mesi fa infatti ci hanno turbato i fatti dell’asilo di Pisa e prima ancora quello di Modena. Sono degli amari e sconvolgenti copioni che purtroppo si ripetono: urla, schiaffi e spintoni.
Dopo tante indagini arrivano anche, qualche volta, le sentenze di condanna. Non ultima quella dell’asilo Cip e Ciop, che ha visto condannata una delle maestre a sei anni e quattro mesi per maltrattamenti e lesioni psicologiche, 5 anni di reclusione per l’altra imputata.
Ciò che rimane invece, oltre all’indignazione di noi tutti, sono le ferite interne, quelle dell’anima, di questi bambini, vittime della umana cattiveria. Nel migliore dei casi con una buona terapia psicologica riusciranno a superare i fatti accaduti.