Questa volta non abbiamo vittime di un pirata della strada, di un ubriaco o dell’alta velocità. Ieri, i due corpi senza vita sulla strada sono stati vittima di una imprudenza.
E’ il doloroso bilancio di questo grave incidente accaduto ieri pomeriggio, poco prima delle 16, nei pressi di un passaggio a livello nella periferia di Bozzolo, a Mantova, paese conosciuto in Italia per il sacerdote don Primo Mazzolari, una delle più significative figure del Cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento.
Le due vittime sono Riccardo Falchetti, 42 anni, di Goito (Mantova), che probabilmente si trovava alla guida della moto, e l’amico Cristian Berardinelli, anche lui residente a Goito. Il riconoscimento delle vittime da parte dei soccorritori è stato alquanto difficile per le drammatiche condizioni in cui si presentavano i due corpi.
Secondo una prima ricostruzione, la moto, una Yamaha FZ1, con i due uomini in sella è stata travolta dal treno mentre, per non attendere un paio di minuti in sosta dietro a tutti gli altri mezzi, tentavano un pericoloso slalom tra le sbarre ancora abbassate non calcolando le giuste distanze e tempi. La moto è stata centrata in pieno dal treno numero 2655 proveniente da Milano, partito dalla stazione Centrale alle 14.10 ed atteso a Mantova per le 16.10. Il macchinista, che si è trovato di fronte all’improvviso la moto, ha subito azionato i freni, ma non ha potuto evitare il tragico impatto, scaraventando la moto e i due passeggeri a diversi metri di distanza. A nulla è servito l’intervento delle ambulanze e dell’elisoccorso fatti convergere sul posto. I due sono morti all’istante. Trenord ha dunque bloccato la circolazione ferroviaria tra gli scali di Piadena (Cremona) e Marcaria (Mantova), attivando un servizio autobus sostitutivo.
Il passaggio a livello in cui è avvenuto l’incidente è quello della linea Mantova Milano che si trova in aperta campagna, sulla ex strada statale 64, in località Tezzaglio. Nessuno sul convoglio è rimasto ferito: solo tanta paura e disperazione per quanto era accaduto. I passeggeri hanno dovuto però attendere qualche ora prima di essere trasferiti sui pullman ed accompagnati alla stazione di Bozzolo.
Parte subito la denuncia del Codacons “Tragedie di questo tipo sono troppo frequenti”. Nel 2011, in corrispondenza dei passaggi a livello, si sarebbero infatti verificati 18 casi di cui 15 vittime e 3 feriti gravi. “In alcuni casi – conclude il Codacons – si tratta di incidenti dovuti all’imprudenza degli automobilisti, in altri per colpa di passaggi a livello troppo vecchi e particolarmente insicuri, in altri ancora per entrambe le ragioni. Chiediamo sia una campagna informativa sia investimenti per aumentare la sicurezza dei passaggi a livello. Per questi ultimi, per esempio, sono praticamente inesistenti le cosiddette zone di ricovero, ottenute distanziando le sbarre in modo che un veicolo rimasto intrappolato possa spostarsi di lato, sgomberando i binari”.