E’ esplosa la polemica riguardo alla decisione di Air France di costringere le proprie hostess a mettere il velo nei Paesi islamici. Nella fattispecie in questo caso si parla di Iran, e della legge locale che costringe le donne a coprirsi i capelli con il velo sul suolo nazionale – turiste comprese.
Dal prossimo 17 aprile sono infatti in procinto di ripartire le rotte da Parigi per Teheran, ma se il mercato esulta, le hostess della compagnia di bandiera transalpina si sono trovate a dover fronteggiare una circolare a dir porco terrificante: Air France ha infatti richiesto un codice d’abbigliamento rigoroso e non sindacabile per coloro che presteranno servizio sul suolo iraniano.
Questa divisa si comporrà di pantaloni, giacca lunga ed un hijab (il tradizionale velo islamico) che copra integralmente la testa ed i capelli, lasciando scoperto solamente il viso. La norma, afferma la compagnia aerea, è stata deliberata allo scopo di attenersi alla legge islamica in vigore nella capitale iraniana dal 1979, ovverosia dall’insediamento dell’ayatollah Khomeini al potere.
Quarantasette anni di dittatura islamica non hanno però intimorito le coraggiose hostess di Air France, che si sono opposte con fermezza all’ipotesi di essere costrette ad indossare il velo, pena “pesanti sanzioni” da parte dell’azienda. Le assistenti di volo hanno infatti organizzato una protesta dai toni accesissimi in Francia, scatenando una vera e propria polemica che si è subito propagata a macchia d’olio coinvolgendo l’opinione pubblica.
I sindacati hanno immediatamente dato battaglia ad Air France, comunicando che la decisione di imporre alle hostess che presteranno servizio lungo quella tratta di indossare il velo sia “Offensivo e non attinente alla propria professione“, ventilando l’ipotesi che la compagnia aerea possa lasciare “Libertà di coscienza” alle proprie dipendenti riguardo a questa scelta.
La risposta di Air France è stata però negativa: le hostess che si rifiuteranno di indossare il velo saranno soggette a sanzioni come la decurtazione dello stipendio o la sospensione dall’attività lavorativa. Inoltre, a nessuna di loro sarà permesso di fumare in pubblico, cosa che invece potranno fare gli steward maschi, in virtù dei privilegi concessi dalla legge islamica in Iran.
Air France ha motivato la decisione di costringere le proprie assistenti di volo a mettere il velo spiegando che “La tolleranza ed il rispetto dei costumi dei Paesi che serviamo fanno parte dei valori della nostra azienda“. Il rispetto per l’integrità etica e morale delle proprie dipendenti invece, e per estensione delle donne in generale, per la compagnia aerea sembra essere del tutto opzionale e non necessario.