Un banale litigio tra un tassista di Milano e un pedone, pare per questioni di viabilità, ha provocato l’ira del passante che ha sbattuto in faccia del pover’uomo un intero pacco di bottiglie, causando ferite molto gravi. Soccorso da altri passanti che sembra abbiano assistito alla scena, il povero tassista è stato trasportato in ospedale dove ha ricevuto immediatamente assistenza con un intervento chirurgico. Adesso il tassista, che ha 68 anni, è in coma, e lotta tra la vita e la morte, mentre la polizia è a caccia dell’aggressore.
La vicenda però non è del tutto chiara, perché qualcuno dice che a provocare le ferite sia stato un pacco di bottiglie, altri dicono che invece era un oggetto pesante quello che il pedone ha tirato sul volto del tassista. La lite è avvenuta proprio nel centro di Milano, in via Morgagni, verso le 20,30, e non è passata inosservata, ma nonostante qualcuno abbia assistito mentre la lite era al culmine non c’è conferma precisa dell’oggetto utilizzato dal pedone che ha colpito violentemente il tassista. Dopo il colpo ricevuto il tassista è caduto a terra, e pare che abbia sbattuto la testa su una macchina. Su questo particolare i carabinieri indagano per capire se a peggiorare le condizioni dell’uomo sia stato l’urto con una macchina o se avesse solamente sbattuto la testa a terra dopo l’aggressione.
All’inizio, a confermare la vicenda è stata una testimone che si trovava con l’aggressore, una donna incinta di circa 8 mesi che, dopo l’aggressione, è andata via proprio con il colpevole dell’accaduto. Inoltre, dalla testimonianza dei colleghi di lavoro del tassista, sembra che la lita sia scaturita da una svista dell’autista verso la coppia: pare infatti che non abbia visto i due mentre stavano attraversando le strisce pedonali. Il tassista si è fermato e stava per chiedere scusa alla coppia, ma invece è stato aggredito e percosso violentemente con il pacco di bottiglie e forse anche con qualche altro oggetto. I carabinieri sono a caccia della coppia, e non sembrano esserci troppe difficoltà nell’identificazione dell’aggressore, visto che se ne è andato proprio mentre arrivavano i primi soccorsi. Ammesso che il tassista abbia sbagliato nel non dare la precedenza alla coppia, l’aggressione è andata oltre ogni limite di comportamento umano, e poteva semplicemente concludersi con una lite verbale, non riducendo il tassista in queste condizioni.