Si incatena davanti al tribunale per poter vedere la figlia

Tivoli. Un uomo, figura molto conosciuta nel suo ambiente lavorativo, si è incatenato davanti al tribunale per fare in modo che il mondo conoscesse la sua storia: scopriamola insieme.

Si incatena davanti al tribunale per poter vedere la figlia

Il dolore di un padre che non può più vedere la propria prole deve essere tra le cose più angoscianti e strazianti che possano esistere che, soltanto chi ci è passato di persona può cercare di capire. Per tutti gli altri, ci ha pensato Domenico Antonio Cardile, medico di 56 anni che ieri si è incatenato davanti l’ingresso del tribunale di Tivoli per fare in modo che la sua storia venga conosciuta da quante più persone possibili.

Il protagonista di questa storia è una figura di tutto rispetto e conosciuto da molti, infatti Antonio Domenico Cardile è medico da ben 32 anni, dirigente ospedaliero della AslRm ed anche alto ufficiale del Sovrano Ordine Militare di Malta che nella sua storia conta anche missioni umanitarie in Kosovo, Lampedusa e in altre destinazioni. Ebbene, si è separato dalla moglie e non riesce a vedere ormai la figlia da oltre 18 mesi.

Domenico-Antonio-Cardile

La notizia è giunta alle agenzie di stampa e l’uomo è stato raggiunto da un reporter di Adnkonos, al quale ha raccontato che il suo desiderio più grande è quello di poter rivedere e riabbracciare la figlia di 10 anni ma che la moglie l’ha portata con sé quando si è trasferita da Palestrina a Gaeta, senza dire nulla all’uomo, che è venuto a sapere della cosa quando la bambina non si è presentata alla solita scuola che frequentava e la preside, insospettita, ha scoperto che si era iscritta a Gaeta, e lo ha comunicato al padre.

Il dottor Cardile ha raccontato che non ha potuto nemmeno assistere alla prima comunione della figlia, cosa che lo ha molto addolorato. Cardile ha raccontato che la bambina sta soffrendo molto la lontananza dall’uomo, arrivando a perdere 16 chili in questi 18 mesi di lontananza forzata dal padre, cadendo anche in depressione. L’uomo allora ha presentato un esposto al giudice di Tivoli, il quale sta rinviando l’udienza di volta in volta, ed il dottor Cardile, intanto, ha perso quasi 2 anni della vita della sua bambina; ecco il perché del suo gesto così plateale.

In molti si augurano che, dopo l’interesse della stampa, la giustizia possa agire più velocemente, quantomeno per il bene di una bambina e di suo padre che non vogliono nient’altro che stare insieme.

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