I telegiornali ed i giornali non parlano d’altro, ossia dell’attentato terroristico firmato Isis avvenuto nella mattina di ieri mentre le persone si recavano a lavoro. Due ordigni all’aeroporto internazionale ed altri nella metropolitana e, nelle ultime ore, le forze armate belga ne hanno trovati altri disseminati in punti strategici dell’aeroporto. Le ultime cifre parlano di quasi 130 feriti e più di 30 morti.
Il Santo Padre non poteva certo restare immobile di fronte a tanta violenza che lui stesso ha definito “cieca” e già ieri ha inviato un messaggio di cordoglio per le vittime degli attentati terroristici che il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha inviato per il Santo Padre all’arcivescovo di Malines-Bruxelles, monsignor Jozef de Kezel.
Nel messaggio si nota palesemente tutto il cordoglio ed il dolore del Santo Padre, che “affida alla misericordia le persone che hanno perso la vita e si unisce in preghiera ai loro cari”. Inoltre, Papa Francesco ha espresso la più profonda solidarietà ai feriti ed alle loro famiglie ed a tutti coloro impegnati nei soccorsi. Nel messaggio del Papa si legge chiaramente quanto sia forte la condanna a questi atti terroristici e, lo stesso Papa, non si è trattenuto definendo questi attentati “atti di violenza cieca che causa così tanta sofferenza“.
Il messaggio del Papa è stato inviato tramite un telegramma nelle ore immediatamente posteriori ai fatti così brutali e sanguinosi che hanno colpito il cuore dell’Europa. Questi attentati, ricordiamo, sono avvenuti pochi giorni dalla ‘caccia all’uomo‘ che ha portato all’arresto di Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di Parigi del 13 novembre e ora sono in molti a dubitare se il suo arresto non sia servito solo come elemento di distrazione per far abbassare la guardia all’intelligence europea.
Al comunicato del Papa hanno fatto poi seguito le dichiarazioni di cordoglio della maggior parte dei membri eminenti della Chiesa Cattolica, come il Presidente CEI, il card. Angelo Bagnasco, e il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Tutto il mondo cristiano, quindi, si stringe nel dolore e nella solidarietà per il popolo belga, ultima vittima di quello che più spaventa i popoli odierni: il terrorismo e tutto ciò che ne deriva.