Una stufa a legna è stata fatale per un innocente vecchietto di 90 anni residente nella località di Ponte Vecchio a Urbania (provincia di Pesaro ed Urbino). Per ovvie ragioni legate alle rigide temperature climatiche, l’anziano protagonista di questa straziante tragedia domestica era solito dormire vicino la sua storica stufa a legna, situata nella cucina della sua abitazione.
Da ciò che si evince dalle prime ricostruzioni dei fatti, il letto dell’uomo si trovava nell’area cottura della casa, molto vicino ad una stufa a legna tradizionale. Un pezzo di brace schizzato dalla stufa potrebbe aver appiccato il rogo ed esser stato la causa della combustione del materasso e, di conseguenza, della morte del povero vecchietto.
Il personale dei Vigili del fuoco di Urbino, operando sinergicamente con i carabinieri di Sant’Angelo in Vado e di Urbino, è intervenuto verso le ore 12:45 di lunedì 7 marzo, cercando di salvare la vita del vecchietto, ma una volta all’interno del casolare hanno trovato il corpo del pensionato privo di vita e con le gambe tutte ustionate.
Tutto è partito dagli affezionati vicini di casa del 90enne. La mattina di lunedì 7 marzo si sarebbero accorti dell’insolito fumo che usciva dal casolare. Il vecchietto non rispondeva ai loro tentativi di chiamata fuori dall’abitazione, pertanto si sono preoccupati e hanno repentinamente dato l’allarme telefonando ai Vigili del fuoco di Urbino e al soccorso medico.
Non ci è dato sapere se i familiari del vecchietto pensionato si occupassero quotidianamente di lui o se fosse in balìa di se stesso in quel casolare indipendente. Fa riflettere il fatto che ad inoltrare la segnalazione del rogo alle forze dell’ordine siano state le persone del vicinato.
Non è la prima volta che si verifica un dramma del genere. Negli ultimi anni svariati incendi divampati nelle abitazioni di molte famiglie italiane, quasi sicuramente originati da tizzoni schizzati dalla stufa a legna usata per riscaldarsi, sono stati fatali e causa di morte.