Proprio in concomitanza della ricorrenza dell’8 marzo, ossia la Festa della donna, si è tenuta una conferenza stampa che ha divulgato una news positiva e confortante per tutte le famiglie aretine economicamente in difficoltà. I generosi e altruisti macellai di Arezzo, in collaborazione con la Caritas diocesana cittadina, hanno rinnovato un’importante iniziativa che ebbe inizio nel 2014.
Stiamo parlando di un’iniziativa solidale a favore delle famiglie bisognose che non riescono a sbarcare il lunario. Il protrarsi della crisi, la mancanza di lavoro, il peso delle tasse gravano su tante famiglie italiane: nella fattispecie nel Comune di Arezzo, in Toscana.
I macellai di ConfCommercio hanno preso l’encomiabile e lodevole impegno di fornire ben 30 kg di carne rossa, carne bianca e uova alle mense diocesane della Caritas di Arezzo. La fornitura di carne varierà ogni settimana e comprenderà varie tipologie di carne rossa, pollame e uova freschissime destinate a tutte quelle famiglie povere che hanno problemi a far seguire ai propri figli un’alimentazione sana ed equilibrata, completa di tutti i nutrienti necessari alla crescita/sviluppo.
Monsignor Giuliano Francioli, direttore della Caritas aretina, ha dichiarato ai giornalisti di ritenersi molto orgoglioso di questa collaborazione stretta con i carnezzieri del luogo. E’ il frutto di ottimi rapporti sociali costruiti nell’arco di tanti anni grazie ad enti e associazioni no profit.
A beneficiare di queste donazioni di carne tutte le famiglie aretine con problemi economici, di lavoro, con bambini a carico e/o con disabilità in casa. E’ infatti assodato che negli ultimi anni il numero delle famiglie di Arezzo finanziariamente disagiate non accenna a calare. Grazie all’aiuto dei carnezzieri/macellai privati si può venir incontro a questa forte fragilità economica.
È un importante aiuto, un piccolo gesto però significativo che tende la mano a coloro che sono meno fortunati, a coloro che quotidianamente devono fare i conti con quello che possono o non possono mangiare. Inoltre questo progetto combatte lo spreco di cibo. Un’iniziativa lodevole che nel tempo, si spera, cresca ancor di più.