Una vita di sacrifici per mandare avanti la sua attività di panettiere, poi un controllo dell’ispettorato del lavoro che riscontra delle irregolarità all’interno del panificio. Sono cominciati qui i guai di Eduardo de Falco, proprietario di un panificio e di una piccola pizzeria a Casalnuovo, nel napoletano, che non riusciva più a mandare avanti la baracca come prima per colpa della crisi. E l’arrivo di una multa di duemila euro l’ha fatto impazzire, tanto che stanotte si è tolto la vita col monossido di carbonio esalato dal tubo di scarico della sua auto. Un episodio come tanti, diremo, ma che ha lasciato sbalorditi e sconvolti tutti coloro che lo conoscevano nella zona, specialmente i commercianti che avevano a che fare con lui tutti i giorni.
La vicenda di Edoardo de Falco non può passare inosservata, e i commercianti, oltre a deporre i fiori sulla tomba dello sfortunato amico, hanno anche portato diversi cartelli con scritto “Siamo disperati, non possiamo andare avanti in questo modo”, oppure “Non siamo ladri”, per testimoniare che il caso di Edoardo non è un caso singolo, e tutti sono vittime della crisi, che non tiene conto delle problematiche che comporta la conduzione di un’attività in proprio. Inoltre, l’aggravio di multe e more sui pagamenti comporta un innalzamento delle cifre reali rendendole praticamente impossibili da pagare.
La tragedia lascia sconcertati amici e parenti, che non accettano il fatto che una persona come Edoardo si sia potuta abbattere per una multa di duemila euro, ma a lui erano sembrati troppi, e non poteva pagare. Oltretutto, la sua attività era a conduzione familiare, la moglie lo aiutava nel suo lavoro, e per non caricare di altre spese il bilancio familiare, servivano i clienti alla pizzeria personalmente.
Un crollo psicologico, ecco cosa sarà stato a turbare Edoardo de Falco per prendere una decisione così drastica. Una stanchezza riaffiorata al presentarsi di quella multa assurda, troppo elevata per le sue possibilità economiche, il combattere contro una crisi che non accenna a diminuire e che, come dicono i suoi amici, coinvolge anche loro, assillati dal fisco e pieni di debiti. Ma non si può morire per una multa, non è giusto, e già si parla di protesta dei commercianti contro il fisco e le tasse.