Sembra che nel centro storico di Ferrara sia comparso, sulla vetrina di un negozio, un cartello che recita quanto segue:“Cerchiamo Cassiera. Si richiede: -Esperienza come cassiera; -Senza impegni familiari; -Disponibilità immediata”. Subito è scoppiata una polemica enorme, in parte alimentata dalla comparsa sui social network della foto del cartello.
L’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Ferrara, Annalisa Felletti, sembra che non abbia proprio digerito la cosa e, insorta, ha dichiarato che sembra di essere ritornati al Medioevo, in quanto la dignità femminile sta venendo sempre più messa alle strette.
L’Assessore Felletti, inoltre, pensava che fosse una specie di scherzo di Carnevale, invece poi ha realizzato che Carnevale era già passato e che siamo in tempo di Quaresima. L’attività commerciale incriminata di tale discriminazioni è un ortofrutta che si trova nel centro storico della città, molto frequentata dagli abitanti del posto che, nella giornata di ieri, hanno trovato questo strano cartello di ricerca del personale.
Nel giro di poco tempo la notizia si è diffusa a macchia d’olio, soprattutto grazie ai social network, e da ogni dove arrivano critiche e addirittura insulti. L’Assessore Felletti, insieme alla Presidente della Commissione Deanna Marescotti e alla Consigliera delle Pari Opportunità, Donatela Orioli, hanno subito preso le distanze da questa comunicazione che, oltre che essere stata definita incivile, sembra essere anche illegale in quanto vengono discriminate le richiedenti il posto di lavoro in base a qualcosa che non dipende dal loro operato e non influisce sulle loro capacità lavorative io alcun modo.
Poco dopo che la polemica sul cartello ha preso dimensioni decisamente più grandi di quello che si aspettavano ed i toni si sono surriscaldati troppo, è stato tempestivamente rimosso dal negozio ed il titolare dell’esercizio, Nino Augello, originario della Sicilia, ha dichiarato prontamente che il suo intento non era assolutamente discriminatorio e che non era sua intenzione offendere nessuno.
Il signor Augello ha ringraziato chi ha fatto notare il cartello in modo che sia stato possibile rimuoverlo ed in questo modo non diventi quello il suo biglietto da visita. Ora la questione è al vaglio della Direzione provinciale del lavoro.