Bambino inventa la parola "petaloso": la Crusca gli risponde così

Un bambino di otto anni, per descrivere un fiore con molti petali, ha coniato l'aggettivo "petaloso". Ma non solo: il piccolo ha scritto una lettera all'Accademia della Crusca per proporre la parola. Ecco la risposta.

Bambino inventa la parola "petaloso": la Crusca gli risponde così

La parola “petaloso” sta facendo il giro del web in questi giorni. Sebbene a voler essere pignoli, questo aggettivo di per sé non sarebbe nemmeno una parola, quantomeno non secondo la lingua italiana. Eppure se il suo successo dovesse confermarsi, potrebbe presto diventarlo.

Tutto è nato da Matteo, un bambino di 8 anni frequentante la terza elementare presso la scuola di Copparo (Ferrara). Matteo stava lavorando in classe ad un compito sugli aggettivi dispensato dalla maestra Margherita Aurora, quando ha sfoderato il suo sorprendente “petaloso” riferito ad un fiore.

La maestra avrebbe potuto spiegare al bambino, con tutta la comprensione che le era possibile mostrare, che quella parola non esisteva sul dizionario. Avrebbe, condizionale necessario; perché anziché fare ciò, l’intraprendente insegnante ha deciso di porre l’attenzione nientemeno che all’Accademia della Crusca.

La questione però ha preso una piega del tutto inaspettata, quando la Crusca stessa ha deciso di rispondere a quella sorta di provocazione con assoluta serietà. Nella lettera di risposta dei “custodi della lingua italiana” infatti, si legge che: “La parola che hai inventato è una parola ben formata, e potrebbe essere utilizzata in italiano“.

La Crusca ha inoltre spiegato al piccolo Matteo il procedimento per far sì che una parola, da semplice “idea”, possa diventare a tutti gli effetti un neologismo ufficialmente riconosciuto dal dizionario: “Una parola entra nel vocabolario se tante persone la usano e la capiscono […] Quando una parola nuova è sulla bocca di tutti allora lo studioso capisce che quella parola è diventata una parola come le altre, e la mette nel vocabolario“.

L’Accademia della Crusca ha dunque preso in seria considerazione la proposta del bambino, contribuendo in maniera significativa alla diffusione del termine “petaloso” sul web, tant’è che è nato immediatamente l’hashtag #petaloso per far sì che il termine possa entrare nel vocabolario a tutti gli effetti.

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