Berlusconi spiato dagli americani, FI: "Vogliamo giustizia"

Hanno destato clamore le rivelazioni che spiegano come Silvio Berlusconi sia stato intercettato dall'Intelligence degli Stati Uniti d'America per un periodo. Forza Italia ora si ribella: "Vogliamo la verità".

Berlusconi spiato dagli americani, FI: "Vogliamo giustizia"

Silvio Berlusconi è stato intercettato dai servizi di Intelligence degli Stati Uniti d’America, che monitoravano attentamente i suoi spostamenti e le sue conversazioni. Ma nessuno si era mai accorto di quegli “occhi indiscreti”, almeno fino a quando dei nuovi files sono emersi grazie a Wikileaks, suscitando una straordinaria ondata di clamore.

A spiare l’ex premier ed attuale leader di Forza Italia è stata nientemeno che la NSA (National Security Agency), l’Agenzia per la Sicurezza Nazionale degli USA. L’NSA è quell’organismo che collabora in simbiosi con la CIA per difendere gli interessi statunitensi all’estero.

Le ingerenze americane, stando a quanto è emerso, hanno raggiunto il loro picco nel 2011, quando Silvio Berlusconi abbandonò la guida del Paese e venne raggiunto dalle disposizioni epistolari della BCE. Una “caduta” che ha fatto scalpore, facendo aguzzare gli occhi e le orecchie degli agenti statunitensi, attorno agli affari dell’ex Cavaliere.

Ma ora la Destra chiede chiarezza, e Paolo Romani e Renato Brunetta hanno immediatamente richiesto un colloquio urgente con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, ovverosia Marco Minniti

Lo stesso Minniti, il cui numero è improvvisamente diventato bollente, è richiestissimo anche dal Copasir, il Comitato parlamentare di controllo dei servizi. “Mi sembra doveroso sottoporre la questione all’attenzione del sottosegretario Minniti nella ua audizione prevista per dopodomani” ha infatti affermato il presidente del Copasir Giacomo Stucchi.

Paolo Romani nel frattempo ha rilanciato utilizzando parole durissime: “Mi sembra un fatto gravissimo che la NSA si prenda la libertà di intercettare sul territorio italiano al massimo livello, e di questo non ha informato minimamente il Governo italiano“. La questione ha insomma sollevato un vero e proprio caso diplomatico, ma la possibilità di una frattura con gli USA per le intercettazioni a Berlusconi, appare oggi decisamente remota.

Paolo Romani nel frattempo ha rilanciato utilizzando parole durissime: “Mi sembra un fatto gravissimo che la NSA si prenda la libertà di intercettare sul territorio italiano al massimo livello, e di questo non ha informato minimamente il Governo italiano”. La questione ha insomma sollevato un vero e proprio caso diplomatico, ma la possibilità di una frattura con gli USA appare decisamente remota.

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