Donna investita e dichiarata morta "resuscita" nel sacco nero

Incredibile quanto avvenuto in Russia, dove una donna era stata dichiarata morta dai paramedici dopo un terribile incidente stradale. Ma lei era ancora viva, ed è rimasta un'ora in agonia prima che se ne accorgessero.

Donna investita e dichiarata morta "resuscita" nel sacco nero

Assurdo quanto accaduto lo scorso giovedì 18 febbraio a Mosca (Russia), dove una donna era stata dichiarata morta sulla scena di un incidente stradale dopo essere stata investita dalla polizia. Ma i paramedici avevano commesso una clamorosa leggerezza nella rilevazione dei segni vitali, così la poveretta è rimasta per oltre un’ora in agonia, senza riuscire a muoversi. Ma ancora viva.

La vittima era stata investita da un’autovettura delle forze dell’ordine, mentre tentava di attraversare una strada a quattro corsie nella periferia della capitale russa. Proprio durante l’attraversamento era infatti sopraggiunta un’automobile della polizia ad altissima velocità, che – sfrecciando oltre ogni limite consentito dal codice stradale – ha travolto la donna in pieno.

Lo schianto era stato terribile. Le condizioni della vittima erano disperate, tant’è che lei aveva perso i sensi dopo l’impatto. Così i soccorritori, dopo aver esaminato i numerosi traumi che aveva riportato, avevano risolto che le fossero stati fatali.

Peccato però che la donna, per quanto gravemente ferita, fosse ancora viva e vegeta. Sebbene il personale dell’ambulanza avesse già messo a referto l’ora del suo decesso. Così la poveretta è stata infilata nel sacco nero destinato ai cadaveri, ed è stata lasciata in custodia alla polizia. Nel frattempo, il personale dell’ambulanza aveva già abbandonato il luogo dello schianto, dopo aver risolto di avere fatto “tutto il possibile” per aiutare.

Passata circa un’ora però, gli agenti hanno iniziato a notare qualcosa di strano in quel sacco nero: sembrava muoversi. I poliziotti hanno quindi aperto l’involucro, e si sono trovati di fronte ad uno scenario scioccante: la donna aveva ripreso i sensi, e gorgogliava chiedendo disperatamente aiuto.

La vittima dell’incidente è stata quindi trasportata con urgenza presso la struttura ospedaliera più vicina da quegli stessi poliziotti, e si trova ora ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove le sono state diagnosticate fratture multiple e ferite al cranio. La sua prognosi è ancora riservata, e nel frattempo, il team medico che aveva erroneamente constatato il suo decesso è stato licenziato per “mancanza di professionalità”.

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