E’ stato ritrovato senza vita la sera del 20 febbraio all’interno di casa sua, Eugenio Tura De Marco, il carrozziere sessantenne salernitano che abitava in piazza D’Aiello, nel Rione Fornelle, nel centro storico della provincia campana di Salerno; ad ucciderlo sarebbe stato il fidanzato della figlia.
L’omicida ha 21 anni e si chiama Luca Gentile e lavora per una ditta di traslochi. Dopo l’ennesima lite scoppiata tra i due, il giovane l’ha ucciso e poi è andato a costituirsi dai carabinieri. La figlia del povero Eugenio, Daniela – 23enne – ha notato che le luci dell’abitazione erano accese ma l’uomo non rispondeva al telefono. Allora ha subito allertato le ambulanze del 118 credendo che il padre fosse stato colto da un malore.
Con i soccorsi, però, sono arrivati anche gli uomini del Nucleo Radiomobile dei carabinieri che hanno trovato l’uomo privo di vita. La scarsa quantità di sangue ritrovata vicino la salma dell’uomo, in principio, aveva fatto pensare ad un malore, che gli aveva fatto sbattere la testa e causato la perdita di sangue e la relativa morte.
Poco dopo, però, il medico legale ha potuto analizzare il corpo ed ha evidenziato che il decesso dell’uomo è avvenuto a causa di profonde lacerazioni, alcuni tagli riportati sul torace e sul dorso. Una volta sentita la versione dei carabinieri, il fidanzato della figlia, che era arrivato per confortarla, si è sentito mancare tanto che è stato necessario portarlo al pronto soccorso. Poco dopo, però, è stato sentito come persona informata dei fatti, ma il suo alibi non ha retto ed ha confessato. A casa sua sono stai trovati i vestiti sporchi di sangue.
Il ragazzo ha ammesso di aver accoltellato l’uomo dopo una discussione. La figlia, ancora incredula di quanto accaduto, ha affidato a Facebook il suo dolore, dichiarando che con la morte del padre, ha perso tutto.
Il ragazzo è stato preso in custodia dai carabinieri e resta in attesa di giudizio. Ancora sotto shock l’intero rione, dove si conoscono tutti.