Stragi ad Homs e Damasco: almeno 184 vittime dell’Isis

E' stata una domenica di morte quella che ha segnato la Siria nell'ultima settimana: numerosi attentati sono andati in scena ad Homs ed a Damasco, mietendo 184 vittime. Gli attacchi sono stati rivendicati dall'Isis.

Stragi ad Homs e Damasco: almeno 184 vittime dell’Isis

Mentre infuria la lotta all’Isis da parte delle potenze occidentali, gli jihadisti continuano la loro opera di morte e distruzione in territorio mediorientale. Lo Stato Islamico ha infatti organizzato una sanguinosa serie di attentati che si sono consumati a Damasco e nella città di Homs, mietendo in tutto 184 vittime civili.

La capitale siriana è stata sconvolta da esplosioni in corrispondenza del santuario sciita localizzato presso la sua periferia, mentre le bombe deflagrate in corrispondenza di Homs hanno completato il quadro di devastazione di una domenica bagnata dal sangue.

Nella fattispecie, il santuario di Damasco è stato attaccato da un’autobomba alla quale hanno fatto seguito due attentati kamikaze, per un totale di tre esplosioni che hanno provocato in tutto 83 morti accertati (ma l’Osservatorio siriano per i diritti umani ne ha denunciati 120). Altre 64 persone sono invece rimaste uccise da un’altra autobomba esplosa nel quartiere di al Zahraa, ad Homs.

Si è trattato degli attentati più feroci e costosi in termini di vite umane mai realizzati dall’Isis sin dallo scoppio della guerra in Siria, avvenuta quasi cinque anni fa, nel 2011. Le esplosioni sono state seguite da un comunicato di Daesh (Isis) che ha rivendicato la paternità delle stragi.

Nel frattempo il segretario di Stato USA John Kerry ha reso noto di aver trovato un accordo preliminare con Mosca per il “cessate il fuoco”, allo scopo di interrompere temporaneamente i bombardamenti sul Paese.

Recentemente l’Osservatorio siriano per i diritti umani aveva rivelato che le vittime dei bombardamenti tattici e dello Stato Islamico, dall’inizio del conflitto, ammontano a circa il 10% di quella che era popolazione civile siriana prima dello scoppio della guerra.

Continua a leggere su Fidelity News