Nell’ultimo CES 2016 di Las Vegas abbiamo assistito anche alla presentazione di un frigo con schermo touch da 21 pollici che permetteva di far la spesa senza metter mano né al telefono, né al portafoglio (grazie ad una e-card memorizzata). L’invenzione di cui vi rendiamo conto oggi prosegue nel solco degli elettrodomestici smart ma sposta l’attenzione ad un altro ambiente importante di casa, il bagno: sì, perché un dipendente di Google ha inventato il primo specchio a cui è possibile porre le domande con Google Now!
Max Braun è un ingegnere impiegato presso Google con, evidentemente, un’elevata creatività. Visto che Google, sovente incita i suoi dipendenti a proporre le proprie idee, Braun ha realizzato un prototipo, perfettamente funzionante, di specchio smart per il bagno. L’hardware utilizzato è stato quello di una Amazon Fire TV, pesantemente ‘moddato’ in modo che mostrasse le informazioni sul vetro di uno specchio, avvalendosi di colori – per i caratteri e le illustrazioni grafiche – appena accennati ma comunque ben visibili.
Le informazioni mostrate vanno dal meteo ai flussi di notizie senza dimenticare le timeline delle proprie webmail e molto, molto altro. Per interrogare lo specchio in questione, onde ottenerne risposte informative, non si usano le mani che, in questo ambiente, saranno probabilmente impegnate tra rasoi, spazzolini, pettini e creme varie. No: il canale d’interazione prescelto da Braun è la voce e l‘assistente digitale è il mitico Google Now di Mountain View.
Attualmente, dopo una domanda, la risposta viene visualizzata sul vetro, come detto in modo leggibile e senza che interferisca con la funzione riflessoria dello specchio. Tuttavia sarebbe molto carino se, in futuro, il medesimo “device” potesse anche risponderci. Lo scenario di vedere una bellissima donna chiedere al proprio specchio smart “Chi è la più bella del Reame?” diverrebbe una piacevole realtà.
Nel frattempo, lo specchio smart di Max Braun è ancora allo stato di prototipo e l’autore ha dichiarato che provvederà a migliorarlo visto che, al momento, ha un livello ancora piuttosto amatoriale di realizzazione. Chissà se Google includerà questo piacevole accessorio d’arredamento nella sua divisione Domotica, la Nest Labs…