L’industria del porno non sta attraversando un momento propriamente idilliaco visto che i suoi ricavi vengono erosi su due fronti: da una parte c’è la pirateria p2p che scambia ingenti volumi di DVD erotici a costo zero e, dall’altra, troviamo moltissimi siti – veri emuli osé del Tubo Googleiano – ove i porno vengono offerti con formule (i filmati di “assaggio”) estremamente convenienti.
Secondo le stime di IBIS World, azienda leader nelle ricerche di mercato, da qui al 2020, i ricavi del settore dovrebbero contrarsi fortemente ed attestarsi su un modesto 1%, vero e proprio stigma della stagnazione nella quale la pornografia è precipitata. Per questo motivo, il portale di notizie e download informatici “Cnet” ha intervistato diversi protagonisti del “Porno” in modo da farsi un quadro generale di come il settore possa uscire dalle secche che lo affliggono.
Ebbene, nessuno ha parlato di mettere sotto un paywall i contenuti che – oggi – vengono ovunque fruiti gratuitamente. Le alternative free sono troppe e, tra l’altro, i blocchi sono assai facilmente aggirabili. Quasi tutti, però, hanno convenuto sulle tante prospettive aperte dall’Hi-Tech e, in particolare, dalla realtà virtuale.
Anna Lee, produttrice d’intrattenimento per adulti con una ventennale carriera alle spalle come attrice hard, all’Hard Rock Hotel di Las Vegas, dove si sta tenendo l’Expo AVN Adult Entertainment, ha spiegato che la realtà virtuale sarà il futuro dell’intrattenimento, specie di quello a luci rosse perché, con visori come Oculus Rift ma anche con i modesti cardboard di Google da 20 dollari, è come trovarti sul set con la tua attrice porno preferita. Addirittura Brett Rossi, ex fidanzata di Charlie Sheen, e star del cinema a luci rosse, spiega che la realtà virtuale sarà un successone perché, detto eufemisticamente, offre davvero molti dettagli all’immaginazione (lett. “It’s so detailed that you can see a freckle on your ass”, ndr).
Come verrà messa a frutto la realtà virtuale, per salvare il mondo dell’intrattenimento erotico? Le soluzioni sono davvero tante.
Holodexxx VR ha digitalizzato diverse artiste del porno e creato un videogioco nel quale degli avatar erotici interagiscono con l’utente munito di visori VR, in modo da realizzarne i desideri.
Il sito di cam erotiche CamSoda, un paio di mesi fa, ha varato una sorta di reality che può essere fruito in maniera interattiva da spettatori paganti muniti di visori.
Non ultimo, la Major “hot” VRBangers ha concepito degli abbonamenti trimestrali da 39,99 dollari (con cardboard incluso) che consentono di fruire di tutti i contenuti VR erotici che si desidera. Attualmente, pare che gli affari vadano a gonfie vele con 50 abbonamenti venduti al giorno…
Considerando che il mondo del VHS si affermò opportunamente trainato dai primi filmini porno, non c’è da dubitare che anche la realtà virtuale riceverà un “gran” bel traino dal settore dell’intrattenimento a luci rosse…