La Nuova Zelanda è in procinto di cambiare la bandiera che l’ha rappresentata per oltre 100 anni, dal 1902.
A partire dal 20 novembre, e fino a venerdì scorso, era possibile esprimere il proprio voto per il disegno del nuovo vessillo della nazione insulare dell’Oceania. Sono state presentate al governo del paese più di 10 mila proposte, ma solo cinque sono state selezionate per essere sottoposte a una votazione popolare.
Tre di esse si ispirano a uno dei simboli della Nuova Zelanda, ovvero alla foglia di felce argentata (Ponga in lingua Maori), anche presente sulla maglia dei giocatori della nazionale di rugby a 15 della Nuova Zelanda, conosciuti anche come All Blacks: la più votata dal pubblico è stata quella con lo sfondo nero, bianco e azzurro, creato da Kyle Lockwood, e che ha ricevuto il 50,53% dei voti, seguita dallo stesso disegno ma con i colori rosso, bianco e azzurro che ha ottenuto il 49,47% delle preferenze.
Il disegno “Silver Fern” (di colore nero, bianco e azzurro) ha vinto sugli altri quattro aspiranti selezionati per competere contro l’attuale versione della bandiera neozelandese, che include la bandiera del Regno Unito insieme a quattro stelle che rappresentano la costellazione della Croce del Sud e che ha ricevuto molte critiche per essere troppo simile a quella dell’Australia.
Il risultato preliminare è stato annunciato dalla commissione elettorale della Nuova Zelanda venerdì scorso, con un totale di 1.527.042 voti emessi. Il totale dei voti espressi via posta non è stato ancora valorizzato, per questo motivo il risultato finale sarà annunciato martedì 15 dicembre prossimo.
Il governo del primo ministro John Key ha pressato affinché si potesse produrre questo cambiamento, nonostante lo scarso entusiasmo del pubblico e l’indignazione di molti per il costo da sostenere per le votazioni. Le cinque nuove bandiere sono state sistemate in diverse parti della città affinché la gente iniziasse a familiarizzare.
Circa il 48% dei votanti eletti hanno partecipato al referendum. Con un secondo referendum, programmato per il mese di marzo del prossimo anno, si deciderà se mantenere la bandiera attuale o se sostituirla con la vincitrice del primo referendum.