Annullata all’unanimità la risoluzione di indipendenza della Catalogna approvata dal Parlamento catalano lo scorso 9 novembre con 72 voti a favore e 63 contro.
La Corte Costituzionale spagnola, si è così espressa su questo documento che prevedeva l’inizio di un processo verso la separazione della regione catalana dalla Spagna e della creazione di uno stato indipendente (la “Repubblica di Catalogna”) nell’arco di circa 18 mesi.
Il presidente del governo spagnolo, Mariano Rajoy, che il mese scorso aveva annunciato che avrebbe fatto il possibile per rendere illegale la dichiarazione approvata dai deputati della Junts pel Sì e CUP, due partiti indipendentisti, e per bloccare il processo secessionista, si è detto compiaciuto dalla sentenza.
Si è trattato di uno delle decisioni più veloci della storia, basti pensare che la Corte ha argomenti come “la legge sull’aborto” pendenti da circa cinque anni, e invece questa volta ha impiegato solo 20 giorni per dichiarare nulla la risoluzione indipendentista catalana. Un tempo record, e la Corte giustifica la priorità del ricorso presentato dal Governo col fatto che è la “trascendenza costituzionale” della risoluzione stessa ad esigerla.
Il presidente della Corte, Francisco Pérez de los Cobos, puntava ad arrivare a un verdetto prima di venerdì 4 dicembre, data d’inizio della campana elettorale per le politiche del 20 dicembre. Gli 11 membri della Corte hanno ritenuto che la risoluzione indipendentista “ignora e viola le norme costituzionali che attribuiscono al popolo spagnolo la sovranità nazionale e che affermano l’unità della nazione spagnola”.
Nonostante la decisione dei giudici sia stata unanime, i leader catalani hanno annunciato che ignoreranno la sentenza della Corte Costituzionale e porteranno avanti il loro progetto di stabilire una repubblica entro il 2017.
La Catalogna, comunità autonoma situata all’estremità nord-orientale della Spagna, il cui capoluogo è Barcellona, rivendica l’indipendenza in virtù della peculiarità linguistica e culturale dei suoi abitanti. La sua autonomia è stata rafforzata dallo Statuto approvato col referendum del 18 giugno 2006.