A New York un’equipe del centro medico Langone della New York University ha eseguito uno dei più complessi e delicati interventi di trapianto di tessuti del viso mai avuti finora nel mondo.
Il paziente, Patrick Hardison, è un capitano dei vigili del fuoco americano di 41 anni, sfigurato nel tentativo di salvare da un incendio una donna; durante il salvataggio infatti il tetto in fiamme della casa è crollato e gli ha ustionato totalmente il volto. Dal 2001, anno dell’incidente, Patrick è stato sottoposto a ben 71 interventi di chirurgia plastica, diventando tra l’altro dipendente dagli antidolorifici, nel tentativo, quasi impossibile, di ricreare il suo volto e di apparire agli occhi delle persone, soprattutto dei bambini, meno spaventoso.
L’intervento in questione è stato svolto dal chirurgo plastico Eduardo Rodriguez e da un team di centocinquanta persone tra chirurghi, infermieri, medici e tecnici, ed è durato 26 ore, senza tener conto delle 12 ore impiegate per rimuovere il volto al donatore. Infatti per la realizzazione dell’intervento è stato innanzitutto necessario individuare nel registro dei donatori un donatore perfettamente compatibile; per trovarlo Patrick ha dovuto aspettare più di un anno.
Il donatore è un ragazzo di Brooklyn di appena 26 anni deceduto nel luglio 2015 in seguito ad un grave incidente in bicicletta. L’operazione ha riguardato anche palpebre (e ovviamente il meccanismo che consente di muoverle), capelli, ciglia e orecchie.
La probabilità di sopravvivere a questo intervento era solo del 50%, ma nonostante ciò Patrick ha voluto correre il rischio e, a 90 giorni dall’intervento, ha dichiarato: “Ho pregato tutti i giorni per avere questa opportunità e Dio mi ha aiutato. I bambini scappavano e piangevano quando mi vedevano, ci sono cose peggiori di morire. Mi hanno dato un volto nuovo, mi hanno dato una nuova vita”.
Nonostante l’intervento sembra essere pienamente riuscito, Patrick dovrà assumere farmaci immunosoppressori a vita, al fine di evitare il rischio di rigetto dei tessuti, di infezioni, di indebolimento di muscoli e ossa.
Questo sorprendente successo va ad unirsi ad altri recenti esperimenti nel settore della chirurgia, fra cui il trapianto di faccia a cui è stato sottoposto un giovane di 21 anni o il trapianto di cranio e cuoio capelluto ad un ragazzo texano.