Ci sono cascati in molti: dal Daily Mirror ad IBTimes, da Vox.com a Wired, al Daily Mail; fino ad arrivare a testate nostrane come TgCom24 e Repubblica. “Anonymous ha rivelato i nomi di altri 57 esponenti del Ku Klux Klan negli Stati Uniti”, è stato scritto. “Tra di loro anche alcuni senatori, e personaggi politici eminenti”, era stato addirittura ventilato. Roba da scatenare un potenziale sconvolgimento intestino da coliche dilanianti, direttamente nel ventre della politica interna statunitense.
Certo, se fosse stato tutto vero. Perché a quanto pare quel “leak del leak” era un falso, sebbene discretamente elaborato. A far fare una figura gran poco carina ai colossi dell’informazione internazionale, è stato un singolo ragazzino con manie di protagonismo, conosciuto semplicemente con il nickname di AmpedAttacks.
Così la stessa IBTimes (insieme ad altri che si sono occupati della vicenda) ha puntualmente rettificato: nessun leak anticipato, nessuno scoop. Era tutto un imbroglio. Certo ripetiamo, architettato piuttosto bene, c’è da dire. Perché la lista di nomi e numeri di telefono dei presunti membri del KKK nel leak attribuito ad Anonymous, era uscita proprio sui canali del server IRC di Anonops, ovverosia in quegli stessi canali in cui #OpKKK verrà rilasciata in futuro. Ma stavolta, dagli Anonymous veri.
Ad affermare l’estraneità rispetto all’intera vicenda del gruppo che ha adottato la Maschera di Guy Fawkes come simbolo ufficiale, era stata proprio una fonte interna ad Anonymous, attraverso un tweet apparso ieri sera (martedì 2 Novembre) alle 22:16: “I link pastebin inviati a noi riguardo a #OpKKK, ci sono stati fatti pervenire da persone di Anonymous. Il rilascio ufficiale per l’Operazione KKK sarà il 5 Novembre”.
Dunque, la “presunta lista di affiliati al Ku Klux Klan” uscita in precedenza è da ritenersi un falso creato ad hoc per creare scompiglio. I nomi? Inventati. I numeri? Rimandando a fax, o ad hotline, o sono semplicemente falsi. Una fonte degli “Anonimi” citata sempre da IBTimes, ha infatti dichiarato che: “I numeri di telefono sono falsi, la lista è stata messa online da un ragazzo conosciuto come AmpedAttacks, che pensa di essere un hacker di alto livello”.
L’uscita ufficiale del leak riguardante l’identità dei membri del Ku Klux Klan, non arriverà quindi prima di questo venerdì. Ovverosia in corrispondenza della Million Mask March (la Marcia dei Milioni di Maschere), organizzata in oltre 600 città in tutto il mondo dagli “Anonymous” più conosciuti della rete.