A La Spezia un bimbo di 10 anni perde la vita mentre era a scuola

Assurda morte di un adolescente mentre si apprestava a svolgere una lezione di ginnastica nella palestra scolastica del proprio paese. Il malore, la corsa all'ospedale e la tragica notizia ai familiari

A La Spezia un bimbo di 10 anni perde la vita mentre era a scuola

Il posto più tranquillo, più rassicurante, dopo la propria abitazione, è da sempre la scuola. Quando tuo figlio varca il portone dell’istituto, l’unica preoccupazione che hai è quella di andarlo a prendere dopo che è passato l’orario scolastico.

La scuola è una seconda casa, è un passaggio di consegna che avviene tra genitori e insegnanti: entrambi mirano a dare un’educazione sana ai propri pargoli. Tu gli inculchi tutto quello che di buono la vita ti ha dato e cerchi di trasmettere a tuo figlio quello che positivamente hai appreso; la scuola infonde gli stessi principi ampliando queste conoscenze mettendo a disposizione del fanciullo cultura ed educazione. 

A casa gli insegni il rispetto per la famiglia e per le altre persone, a scuola si rapporta con insegnanti e altri ragazzi della stessa età, questa miscela di notizie servirà a tuo figlio per spiccare il volo una volta cresciuto, una volta che ha acquisito la maturità necessaria per mettere a frutto il percorso intrapreso dalla pubertà fino alla maggiore età.

Per la famiglia Zaccaria tutto ciò non si realizzerà, perchè il proprio figlio, Marco Zaccaria, la maggiore età non la raggiungerà mai! Marco, 10 anni, come tutte le mattine, si è recato a scuola, frequentava la quinta elementare (nel quartiere Favaro a La Spezia) e con i compagni di classe si era recato in palestra per fare ginnastica e per divertirsi con loro.

Il fanciullo soffriva di una rara sindrome, che non gli precludeva l’utilizzo della palestra stessa. Erano le ore 12 e i ragazzi stavano scaricando la propria adrenalina in molteplici giochi, sotto l’attenta guida dell’insegnante, Marco non aveva dato nessun tipo di affaticamento nello svolgere la lezione, ma improvvisamente si è accasciato al suolo, le insegnanti hanno cercato di soccorrerlo, ma inevitabilmente hanno dovuto chiamare il 118.

Giunti sul posto i soccorritori hanno impiegato quasi un’ora nel cercare di rianimarlo, ma ogni tentativo è stato vano. Inutile menzionare lo strazio e sgomento dei familiari, comunque come prassi l’autorità giudiziaria ha aperto un fascicolo sul caso.

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