“Io so e ho le prove”, diceva Pier Paolo Pasolini. Io so e ho le prove, scrive Vincenzo Imperatore, ex dirigente bancario che nel suo libro, Io vi accuso, ha svelato i sistemi adottati dalle banche per ottenere profitti a spese dei clienti, che molto spesso sono piccole e medie imprese.
La denuncia dell’ex dirigente è durissima: “Le banche sono diventate delle agenzie immobiliari capaci di far svendere le abitazioni dei clienti sul lastrico per far guadagnare anche i ricchi speculatori immobiliari già loro correntisti. Senza pietà, sballando il mercato e alterando le normali procedure della compravendita”.
Imperatore nel suo libro è un fiume in piena. Punta il dito contro i clienti privilegiati degli istituti di credito, il clero e gli imprenditori, quasi sempre cinesi, che lavorano solo per contanti senza che nessuno si chieda da dove provengano quei soldi; contro le aziende immobiliari che, con la complicità delle banche, rilevano gli appartamenti a prezzi stracciati dei clienti insolventi; contro l’usura, l’estorsione, la violenza privata e le intimidazioni bancarie attraverso segnalazioni alla Centrale del rischio.
“I delitti commessi dalle banche sono numerosi, gravi, spesso non sanzionati”, scrive Imperatore. “Finché non si metterà mano al codice per invertire questa tendenza, il loro strapotere non si attenuerà. Le banche, in particolare i loro dirigenti, hanno mai realmente pagato penalmente per qualcosa? No. Anche quando colti in castagna, al massimo gli istituti sono stati costretti a risarcire la vittima”.
Imperatore non si limita a denunciare i metodi di banche che hanno smarrito la loro vera funzione di mediatrici del credito per trasformarsi in speculatori finanziari. Ma invita a denunciare i soprusi, a indicare nomi, a fornire prove. L’autore incoraggia anche a non demoralizzarsi, ricordando che la vita può essere vissuta anche senza finire nelle trappole bancarie e che esistono forme di credito alternative e facili da utilizzare grazie alle nuove tecnologie.
Io vi accuso rilancia con forza anche la necessità di dotarsi di leggi che consentano di recuperare le somme frutto delle frodi finanziarie degli istituti di credito. I vantaggi per l’economia sarebbero enormi: “L’obiettivo che si deve porre l’Italia deve essere quindi quello di recuperare decine di miliardi di euro all’anno, riducendo drasticamente il numero di reati quali la frode fiscale, il riciclaggio, l’usura e la corruzione”.