Film porno e abusi sessuali su tre fratellini, condannata una 30enne

Sono 7 gli anni di reclusione per una donna di 30 anni di Palermo che, con la complicità della madre, avrebbe abusato sessualmente di 3 fratellini, costringendoli anche a vedere film porno e fumare marijuana

Film porno e abusi sessuali su tre fratellini, condannata una 30enne

Quando, nel 2008, si venne a scoprire questa storia, ci fu un’ondata di sgomento nell’opinione pubblica. Una donna, infatti, avrebbe compiuto dei crimini aberranti nei confronti di tre fratellini, che sarebbero stati costretti a pratiche erotiche e violenza psicologiche incredibili da raccontare. Davanti a loro, infatti, la donna avrebbe consumato delle orge a cui i bambini avrebbero anche partecipato, molto spesso sotto forma di giochi, come ad esempio l’obbligo-verità o il classico gioco della bottiglia, che poi si trasformavano in atti sessuali veri e propri.

Dopo una lunga indagine, a finire in manette è una donna di 30 anni, palermitana come il luogo dove sono avvenuti questi ‘incontri’, condannata a 7 anni di reclusione. Sono quattro gli arresti: gli altri tre sono ancora in attesa di una sentenza definitiva. Oltre al compagno della donna, tra gli arrestati risulta anche la madre, con la quale in diverse occasioni i bambini sarebbero stati costretti a fare sesso; la presenza tra gli indagati della donna, all’epoca dei fatti 17enne, è uno dei motivi per cui questa storia assume dei contorni torbidi, incredibili a sentirsi.

Sono stati i racconti dei bambini (il più grande dei quali non aveva ancora compiuto 10 anni) a far emergere questo terribile quadro. Gli inquirenti raccontano che, dalle parole dei piccoli, la casa dove avveniva questo scempio era “teatro di giochi erotici spinti in cui, nel migliore dei casi, i fratellini sarebbero stati costretti ad assistere”. Come affermano ancora gli inquirenti, i giochini di cui parlavamo sopra “avrebbero stabilito il destinatario dell’abuso perpetrato dalla coppia di coniugi e addirittura, in alcuni casi, anche dalla madre delle vittime.

Come se non bastassero gli abusi a cui i piccoli sono stati sottoposti, secondo gli inquirenti durante quei tremendi momenti gli indagati avrebbero visionato dei film porno, anche in presenza dei piccoli fratellini, e avrebbero anche fatto fumare marijuana ai tre bambini. Un quadro incredibile, dunque, che oggi ha portato alla prima condanna: potrebbe non essere l’ultima.

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