L’ Arabia Saudita è quel Paese in cui l’integralismo islamico arriva a livelli incredibili, ma non c’è traccia di terrorismo o comunque di disordini. Quest’ultimo motivo, e il fatto che l’Arabia Saudita sia uno dei principali (e più potenti) alleati degli Stati Uniti d’America, fa sì che le vessazioni che le donne subiscono passino sotto silenzio: qui i diritti dell’uomo vengono continuamente calpestati, ma è meglio non far rumore, gli Usa potrebbero perdere un alleato importante…
Questa volta, però, la notizia di cronaca è troppo ‘eclatante’ per non essere arrivata fino a noi, in Occidente: questa volta i sauditi l’hanno fatta davvero grossa. Una donna indiana di 55 anni, infatti, è ora ricoverata in prognosi riservata a causa dell’amputazione di una mano, quella destra. Il motivo? Avrebbe disobbedito ai suoi datori di lavoro, ribellandosi e tentando di scappare. Durante quello che può essere considerato a tutti gli effetti un tentato omicidio, la donna ha anche riportato seri danni alla spina dorsale, cadendo.
Kasthuri Munirathinam, questo il nome della donna, era arrivata tre mesi fa in Arabia Saudita per tentare di avere una vita migliore guadagnando un po’ di soldi. Quello che sembrava un buon lavoro di colf, è diventato però presto un incubo, come denunciano i familiari della donna, con frequenti maltrattamenti e privazione di cibo e acqua. La sorella della donna ha detto ai media: “Quando lei ad un certo punto ha tentato la fuga nella notte fra il 29 ed il 30 settembre, la padrona di casa le ha tagliato la mano destra. Lei è anche caduta procurandosi seri danni alla spina dorsale ed è ora ricoverata in gravi condizioni in un ospedale di Riad”.
La vicenda, peraltro, ha creato una crisi diplomatica tra India e Arabia Saudita, con le autorità indiane che reclamano giustizia, chiedendo alle autorità saudite di intraprendere tutte le azioni necessarie per punire il colpevole, con l’accusa di tentato omicidio.