L’assassino di Giordana Di Stefano ha ammesso tra le lacrime di essere ancora innamorato della ex compagna e che non la voleva uccidere. Luca Priolo, ex compagno della 20enne uccisa a coltellate qualche giorno fa, è sopraffatto dai sensi di colpa e ha anche aggiunto che la rabbia e l’ira sono aumentate perché temeva che l’ex compagna volesse toglierli la bimba.
Priolo ha ucciso la donna a coltellate in un’auto che è stata trovata nelle campagne di Nicolosi, paese in provincia di catania. L’uomo era stato poi fermato dalla polizia mentre stava per prendere un treno internazionale in partenza dalla stazione di Milano. Ecco le parole del giovane: “Volevo trasferirmi con Giordana e la bimba a New York”.
Ad incastrarlo un sms mandato al padre in cui ha detto: “Sono nei guai, aiutatemi e mandatemi dei soldi“. Il messaggio lo ha inviato dal cellulare di un passante. Il padre ha richiamato e ha capito che il figlio era a Milano. Così la polizia ha inviato una foto del giovane ai carabinieri di Milano che lo hanno immediatamente arrestato.
Priolo ha ammesso l’omicidio piangendo e ha parlato di un raptus che non ha potuto fermare, accecato dall’ira e dalla gelosia. Il giovane ha anche detto di aver agito senza premeditazione. Ma già qualche anno fa l’ex compagna lo aveva denunciato per stalking ma l’uomo non si era arreso. Priolo ha detto che la sera di martefì Giordana aveva cenato con un cugino e lui ha aspettato che uscisse dalla pizzeria per parlare con lei.
I due hanno avuto un’accesa discussione e Luca ha tirato fuori un coltello e ha ucciso la ragazza. Poi è tornato a casa sua e si è cambiato, è salito a bordo dell’auto della madre e si è sbarazzato dei vestiti sporchi di sangue. Poi l’epilogo e l’arresto. Gli abiti sporchi di sangue sono stati trovati vicino a un centro commerciale. E’ stato lo stesso Priolo a dire dov’erano.