Un momento non facile per la Chiesa, nell’anno del Giubileo della Misericordia, dopo le dichiarazioni di monsignor Charamsa, il prete polacco (ma a Roma da 16 anni) che ha deciso di fare pubblicamente coming out, e di presentare al mondo il suo compagno. Discussioni a non finire, con commenti di politici e di personaggi eminenti all’interno della Chiesa, che hanno condannato il gesto e la sua spettacolarizzazione. Ma gli scandali e le dichiarazioni fuori posto, si sa, all’interno della Chiesa proliferano come funghi.
E così, nemmeno il tempo di riprendersi dallo shock del ‘caso-Charamsa’, che arrivano delle dichiarazioni che, ne siamo sicuri, creeranno una polemica infinita nell’opinione pubblica. Ospite a L’Aria che tira, programma di La7 condotto da Myrta Merlino, un collaboratore pastorale della chiesa di San Pio X, a Trento, don Gino Flaim, un prete ‘attempato’ che fa delle dichiarazioni davvero incredibili al microfono della cronista di La7.
Alla domanda: “L’omosessualità all’interno della Chiesa è un problema reale?” la risposta è: “Non lo so. Io, la pedofilia posso capirla, l’omosessualità non lo so“. Allora, la cronista incalza: “In che senso posso capirla?”, e la spiegazione di don Gino lascia senza parole: “Perché io ho fatto tanta scuola, i bambini li conosco, e purtroppo ci sono bambini che cercano affetto, perché non ce l’hanno in casa, e magari se trovano qualche prete… può anche cedere, insomma. Io lo capisco, questo. La pedofilia è un peccato. E come tutti i peccati vanno accettati, anche”.
Sull’omosessualità, invece, don Gino non riesce a spiegarsi i motivi: “Anche qui non so perché… le malattie vengono!”. Quindi l’omosessualità è una malattia? “Penso di sì. Chi vive in questa situazione di pedofilia, omosessualità, penso che dentro provi una certa sofferenza, perché si vede un po’… diverso dagli altri. Cerca in tutti i modi di venirne fuori, perché è umano questo”. Dichiarazioni incredibili che, siamo sicuri, creeranno polemiche e dibattito anche all’interno del mondo della Chiesa.