Nuovi particolari si aggiungono all’inchiesta che ancora va avanti sul duplice delitto di Pordenone, in cui furono uccisi barbaramente i due fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanza. Sulla svolta decisiva ancora però non vi è nulla di confermato, anche perché gli inquirenti non intendono sbilanciarsi prima di avere tra le mani qualcosa di concreto, ma pare che qualcosa stia emergendo.
E’ infatti spuntato un testimone che ha dichiarato di aver visto Giosuè Ruotolo spesso fuori dalla palestra insieme a Trifone e Teresa. Pare infatti che il militare abbia frequentato la stessa palestra dove era iscritto Trifone nei due mesi precedenti al delitto. A conferrmare la notizia è la stessa titolare della palestra, Mariarosa Flaiban, che gestisse l’attività nel centro sportivo “Crisafulli”.
Inoltre, pare anche a casa del giovane militare sia stato trovato un vero e proprio arsenale: il militare di Somma Vesuviana teneva nella sua abitazione armi risalenti al periodo Prima Guerra Mondiale. Le rivelazioni del testimone rappresentano un altro tassello che va ad aggiungersi al puzzle che gli investigatori stanno cercando in tutti i modi di completare.
Il giovane ha anche mentito sul fatto che non si frequentassero più dopo che Trifone ha lasciato la casa per andare a vivere con Teresa: i due invece si vedevano spesso e anche in presenza della ragazza. Anche il padre di Trifone ha confermato che il figlio si frequentava con Ruotolo.
Adesso sono al vaglio della polizia alcuni oggetti di Ruotolo, tra cui il computer, lo smartphone e la playstation del giovane, nella speranza che gli inquirenti trovino qualche altra traccia per proseguire con maggiore certezza su questa pista. Per questo motivo le notizie sullo sviluppo delle indagini a volte sono frammentarie, perché gli inquirenti vogliono mantenere stretto riserbo per non far trapelare notizie ancora non certe.