Il raro fenomeno astronomico della Luna Rossa, detta anche luna di sangue o luna del raccolto, vista la vicinanza all’equinozio d’autunno, questa notte ha tenuto tutto il mondo con lo sguardo rivolto verso l’alto, dove le condizioni metereologiche lo hanno reso possibile.
Uno spettacolo che sarà visibile soltanto nel 2033, ma che sicuramente è stato documentato e condiviso moltissimo tramite i social network, come ogni evento particolare che si rispetti. Basti pensare che queste affascinanti condizioni si sono verificate soltanto cinque volte nel secolo scorso.
Il tutto ha avuto inizio alle 2 di questa notte, per volgere al termine alle 7 di questa mattina.In particolare, circa alle 3, la Luna era offuscata dalla Terra e si trovava in linea con il Sole. Essa, infatti, oltre a tingersi di un color rossastro, si è mostrata molto più grande ai nostri occhi, a causa della sua insolita vicinanza al nostro pianeta, a circa 356.876 km di distanza: ciò le conferisce il nome di Superluna; invece l’eclissi totale è stata determinata dai raggi solari che letteralmente “scavalcavano” la Terra e proiettavano la loro luce sulla superficie lunare.
La Luna, infatti, non scompare pur essendo coperta dalla Terra, poichè tutta l‘atmosfera del nostro pianeta ha un sottile strato di gas che la circonda e che quindi devia i raggi solari. Uno spettacolo, della durata di circa un’ora, a partire dalle 4,11 fino alle 5,23, che ha previsto due numeri rarissimi, tutto in una sola notte.
Qualcuno si chiedeva se questo fenomeno possa aver avuto influenze sul nostro pianeta, in quanto in passato ogni fenomeno lunare considerato “anomalo”, veniva interpretato come presagio di sventura, capace di generare maremoti, tsunami o addirittura la fine del mondo, a causa dell’innalzamento delle maree.
Gli studi hanno però dimostrato che nonostante i mutamenti delle maree, il fenomeno non comportava nessun pericolo, solo uno show molto gradevole agli occhi, che anche chi non ha potuto vedere dal vivo, può rivivere tramite i numerosi video e foto che già invadono la rete.