Il fatto che le multinazionali non prestino particolare attenzione alle questioni ecologiche, è cosa ben risaputa; e che quelle stesse aziende utilizzino spesso prodotti tutt’altro che salutari (tanto per l’ambiente, quanto per i consumatori) per la creazione dei propri prodotti, è anche questo un segreto nascosto alla luce del sole. Ma le dichiarazioni di Segolene Royal, ministro per l’Ecologia della Francia, non potevano probabilmente essere più intempestive: dopo la questione relativa alla chiusura della frontiera di Ventimiglia, con i clandestini rispediti in Italia dalle autorità francesi, ora è arrivato lo schiaffo ad una delle più grandi aziende nostrante: la Ferrero.
“Non mangiate più Nutella se volete salvare il pianeta” ha infatti affermato la Royal, ex compagna di François Hollande, senza utilizzare mezzi termini. La frase è stata estrapolata da un’intervista avvenuta in diretta televisiva al Grand Journal di Canal +, nel corso della quale il ministro per l’Ecologia francese ha sottolineato come “La deforestazione massiccia ha come conseguenza il riscaldamento climatico. E la deforestazione è causata anche dall’olio di palma, contenuto nella Nutella”.
Piccata la replica dell’azienda piemontese, che ha subito specificato che: “Ferrero utilizza al 100% olio di palma certificato e sostenibile per i suoi prodotti confezionati a Villers-Ecalles”. Parole che non potevano essere diverse, seguite da altre dichiarazioni altrettanto prevedibili: “Abbiamo preso numerosi impegni per quanto riguarda l’approvvigionamento di olio di palma”, che per la Ferrero può essere coltivato “Andando di pari passo con il rispetto dell’ambiente e delle popolazioni”.
Che l’olio di palma sia un ingrediente nient’affatto salutare, è cosa risaputa. Ma la Royal non ha voluto limitarsi a ribadire l’ovvio, ovverosia quanto quell’olio sia nocivo per l’organismo, ma ha invece allargato la questione all’impatto ambientale che la produzione di massa di Nutella ha sul nostro pianeta. In difesa della Ferrero è sceso in campo Michele Anzaldi, componente della commissione Agricoltura del PD, che ha ribattuto attraverso Twitter: “Grave e brutto scivolone della Francia sull’eccellenza italiana. Bastava andare sul sito”.
Anzaldi ha infatti reso noto che: “La Ferrero dal 1° Gennaio 2015 fa parte della Tavola Rotonda sull’Olio di Palma Sostenibile”. Dello stesso tenore il commento del ministro dell’Ambiente Galletti: “Segolene Royal sconcertante: lasci stare i prodotti italiani. Stasera per cena, pane e Nutella”. La questione relativa alla pericolosità dell’olio di palma per i consumatori e per l’ambiente non è tuttavia nuova in Francia: già nel 2012 era stata proposta una sovrattassa del 300% sulla sua importazione, un provvedimento che non ha però mai visto la luce.