Bobbi Kristina avrebbe cercato all’età di 15 anni di uccidere la madre Whitney Houston.
È questo il particolare agghiacciante che emerge dal libro “Whitney & Bobbi Kristina. The Deadly Price of Fame” di Ian Halperin, che rivela alcuni particolari della vita di Bobbi Kristina e della madre, che per i suoi personali problemi con la droga ed i suoi impegni spesso non le stava vicina come qualsiasi altro genitore.
Secondo quanto si legge nel libro, Bobbi Kristina, entrata in coma dopo un tragico malore, ha vissuto una vita in cui veniva spesso lasciata alla deriva da una madre che non aveva energie e tempo a sufficienza per occuparsi di lei.
Secondo Halperin, autore del libro, sarebbe stata proprio la vita sregolata e solitaria vissuta da Bobbi Kristina ad avvicinarla alle droghe ed a condurla al suo attuale stato. Già alla tenera età di 12 anni, infatti, accompagnò la madre in un centro ad Antigua per disintossicarsi da un calvario nel quale poi sarebbe stata lei stessa risucchiata.
All’età di 15 ani, inoltre, Bobbi Kristina avrebbe cercato di uccidere la madre tagliandole i polsi con un coltello. Dopo questo episodio, raccontato da un parente di Bobbi Kristina che ha però voluto rimanere anonimo, la giovane figlia di Whitney Houston venne portata in un ospedale psichiatrico.
Una vita davvero molto particolare e densa di tragedie, quindi, quella di Bobbi Kristina, resa un vero e proprio inferno per via della presenza incombente e ingombrante della droga sia per lei che per la madre.
Retroscena agghiaccianti che rendono l’idea del passato di questa che ormai è una giovane donna che ha però vissuto esperienze che farebbero invidia a persone molto più grandi e mature di lei. Di certo particolari che ci fanno meglio comprendere la persona che è diventata adesso e le scelte che ha fatto.