Una 15enne di Ragusa è stata brutalmente pestata dal proprio fidanzato 19enne, in pieno giorno, nel bel mezzo di una strada del capoluogo siciliano. Motivo del feroce pestaggio: la ragazzina era rimasta incinta, ed il giovane non voleva più sentir parlare né di lei, né tantomeno del figlio che la giovane portava in grembo. Per questo il ragazzo, dopo che lei gli ha confessato della propria gravidanza, si è avventato sulla vittima tempestandola di calci e pugni, davanti agli occhi attoniti dei passanti.
Le urla disperate della ragazzina hanno attirato alcuni agenti della Squadra Mobile di Ragusa, che sono prontamente intervenuti sul posto, nei pressi di Viale delle Americhe, per strappare la vittima alla furia cieca del suo aggressore. Secondo i verbali delle forze dell’ordine, la ragazzina durante il pestaggio aveva più volte urlato di non voler essere abbandonata e di non voler rinunciare all’oramai ex fidanzato, tantopiù dopo che era rimasta incinta; nonostante lui la stesse letteralmente massacrando di botte in pieno giorno davanti a tutti.
Secondo le prime ricostruzioni, è emerso che il comportamento della 15enne non era una novità: già in passato infatti il ragazzo aveva abusato fisicamente e verbalmente di lei, picchiandola ed umiliandola con vessazioni d’ogni genere; ma la ragazzina, troppo ossessionata dal fidanzato, non aveva mai voluto rinunciare a lui. Arrivando al punto di ribadire di voler continuare la loro relazione anche mentre lui la stava prendendo a calci da terra per strada, dopo che lei gli aveva confessato di aspettare un figlio da lui.
L’intervento della polizia è riuscito a riportare la calma tra le parti, e dopo la denuncia per percosse, aggravata dallo stato di gravidanza della ragazzina, il giovane è tornato a casa a piedi mentre la 15enne è stata accompagnata dai genitori. Madre e padre della vittima avrebbero poi riferito agli inquirenti di aver più volte cercato di farla ragionare, e di convincerla a lasciare quel ragazzo dopo i ripetuti episodi di violenza; ma lei si era sempre mostrata irremovibile e non aveva mai voluto abbandonare il suo “grande amore” che, dal canto suo, non perdeva occasione per malmenarla a suo piacimento.
Ora la ragazzina incinta è stata affidata agli operatori di centri antiviolenza, e potrà avvalersi del supporto degli psicologi, mentre per aiutare la famiglia in questo momento di grave difficoltà sono stati mobilitati i servizi sociali.