Verona: litiga con la compagna e si spara

Ieri sera a Verona un poliziotto in servizio al seggio elettorale si è sparato in testa a seguito di una lite con la compagna. Ora è ricoverato in ospedale in gravi condizioni. La questura sta indagando su quanto accaduto

Verona: litiga con la compagna e si spara

La notte scorsa a Verona intorno alle 23:30 un agente della polizia ferroviaria, in servizio presso un seggio elettorale, si è sparato alla testa in seguito a una lite con la compagna.

L’uomo di 40 anni è ora ricoverato in gravi condizioni.

Dalle prime indagini e secondo alcune testimonianze, l’uomo sarebbe uscito nel giardino e avrebbe litigato con la sua compagna. Poco dopo avrebbe compiuto il tragico gesto.

L’incidente è avvenuto nella scuola elementare ‘Giuliari’, nel quartiere di Borgo Roma. All’interno si erano da poco concluse le votazioni per le regionali e stavano iniziando lo spoglio delle schede. La vittima era uscita nel giardino e stava litigando con la compagna; le urla avevano attirato diverse persone, ma quando sono andati a controllare cosa stesse succedendo l’uomo aveva già in mano la pistola puntata contro se stesso. Lo sparo avrebbe attirato numerosi passanti.

“Sembrava il rumore di qualcosa di metallico che cadeva, poi ho capito cos’era successo” racconta un testimone. Gli agenti intervenuti trovano il corpo in fin di vita del poliziotto davanti all’edificio, respirava ancora e sono subito intervenuti i soccorsi e un’ambulanza l’ha portato al polo Confortini dove tutt’ora è ricoverato in gravissime condizioni. I medici dell’ospedale hanno detto però che per l’uomo non ci sono molte speranze.

Ad aver sentito lo sparo sono stati anche i volontari della festa della parrocchia di Gesù Divino Lavoratore che stavano chiudendo i cancelli del parco di via Monte Rotondo. Una folla di curiosi si è subito accalcata fuori dall’edificio che è stato poi chiuso e hanno permesso l’accesso solo agli scrutatori che hanno dovuto continuare lo spoglio delle schede.

Sul posto sono subito intervenuti gli agenti della Questura, guidati dal questore Danilo Gagliardi, gli agenti della polizia municipale, sotto la guida del comandante Luigi Altamura, i carabinieri e la Scientifica che stanno indagando per fare chiarezza sul caso. 

Diversi testimoni hanno affermato di aver visto il poliziotto parlare più volte durante la giornata con una donna, probabilmente la compagna davanti a cui poi si sarebbe sparato dopo una lite. “Pensiamo che alla base del gesto ci siano ragioni personali, sentimentali” ha dichiarato il questore Gagliardi. 

Si sarebbe trattato dunque di un gesto fatto molto probabilmente per amore, magari per disperazione e per cercare di trattenere la compagna.

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