Pochi giorni fa a Barcellona, in Sicilia, la prova del velo era stata ironicamente intitolata dai ragazzi musulmani della città “50 sfumature di velo”. Oggi, invece, è toccato alla cattolicissima città di Lodi, e sembra che l’iniziativa verrà organizzata dal gruppo nazionale dei giovani musulmani anche in molte altre città italiane. L’idea nasce dalla voglia di far conoscere la cultura islamica, ed è stata organizzata anche questa volta dai Giovani musulmani della città, quasi tutti italiani.
La Da’wah Street, una specie di open day della cultura islamica, è proseguita in Piazza della Vittoria – proprio di fronte al Duomo di Lodi – dalle 9 di questa mattina alle 20. I giovani organizzatori hanno distribuito volantini e dolcetti tipici della loro tradizione a passanti e curiosi che per tutta la giornata hanno popolato la piazza cittadina. Per le donne, inoltre, anche la possibilità di farsi fare un tatuaggio all’henné e provare il velo islamico.
I giovani musulmani hanno ribadito più volte che non era loro intenzione creare alcuna polemica in città e che la scelta della luogo in cui è stato organizzato l’evento non vuole essere una provocazione nei confronti della religione cristiana. Il loro non è voluto essere nient’altro che un momento di condivisione della loro cultura con chi ancora non la conosce e magari, proprio per questo, ne ha paura. Allo stesso modo non è stata una provocazione portare in piazza alcuni veli e metterli a disposizione delle donne della città affinché potessero provare ad indossarli.
Non tutti, però, hanno accolto al meglio l’iniziativa dei Giovani musulmani. Nancy Capezzara, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, ha reagito dicendo che “Non è possibile promuovere una iniziativa del genere. I Giovani musulmani vogliono imporre sul territorio degli italiani la loro religione, senza adattarsi alle nostre tradizioni. Sono basita dall’atteggiamento del Comune che ha concesso l’occupazione del suolo pubblico per tutta la giornata. Nessuno promuove la cultura italiana per far scoprire le nostre tradizioni ai musulmani che sono ospiti del nostro Paese. Le donne occidentali non hanno bisogno del velo, perché forti della loro emancipazione e del ruolo che già ricoprono nella società”.