Lettere esplosive intercettate a Bologna

Erano indirizzate a imprese edili coinvolte in lavori di costruzione e ristrutturazione dei Cie e sono state sequestrate presso il centro postale di via Zanardo. Presa in considerazione anche la pista anarchica

Lettere esplosive intercettate a Bologna

Al centro di meccanizzazione postale di via Zanardo, a Bologna, sono state intercettate e sequestrate due lettere contenenti esplosivo.

Ad intervenire è stata la Polizia postale, addetta a questo genere di controlli, affiancata da una squadra di artificieri che si è recata immediatamente sul posto per assicurarsi che la situazione restasse sotto controllo e per garantire la sicurezza e l’incolumità dei presenti. Dalle prime indiscrezioni sembra che le due lettere fossero indirizzate a imprese edili coinvolte in lavori di costruzione e ristrutturazione dei Cie, i Centri di identificazione ed espulsione per immigrati.

Le lettere sono state trovate durante gli accurati controlli quotidiani che vengono effettuati anche con sistemi radiogeni presso il centro di smistamento di via Zanardi, punto nevralgico della corrispondenza del nord Italia. A quanto si apprende sempre dalle prime indagini, le lettere non contenevano nulla se non della polvere pirica in grado di causare una fiammata. Molto probabilmente, inoltre, non erano state spedite più di un giorno fa, in quanto non avevano l’annullo postale.

Mentre la Digos e il gruppo Terrorismo e Istituzioni della Procura di Bologna si occuperanno di effettuare ulteriori analisi sulla natura della polvere rinvenuta all’interno delle due lettere, gli investigatori vaglieranno tutte le piste, compresa quella anarchica. La matrice, infatti, potrebbe essere ricondotta proprio a qualche contesto anarchico – come quello della realtà dei No Tav -, già in passato protagonista di atti simili.

In questo momento di grande tensione, ricco di polemiche e opinioni contrastanti sul problema dell’immigrazione nel nostro Paese, questo vuole evidentemente essere un messaggio, se non politico sicuramente ideologico, lanciato alle imprese edili a cui sarebbero dovute essere recapitate le due lettere. Allo stesso tempo, il messaggio lanciato tocca anche gli stessi centri di identificazione ed espulsione per immigrati di Bologna.

Le indagini e gli accertamenti continueranno nei prossimi giorni e saranno condotte dalla Digos di Bologna.

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