La vicenda del piccolo Loris Stival si infittisce ancora una volta a seguito degli ultimi retroscena che hanno interessato la vicenda. Infatti è di pochi giorni fa la notizia secondo la quale il piccolo sarebbe morto non per soffocamento, come aveva inizialmente ipotizzato la procura di Ragusa, ma per un trauma cranico.
Se così fosse l’intero impianto accusatorio verrebbe a cadere e di conseguenza tutte le accuse mosse alla mamma Veronica Panarello sarebbero prive di fondamento. Infatti il dott. Giuseppe Iuvara, incaricato dalla procura di effettuare la perizia medico legale, nella sua relazione finale scrive che la frattura cranica del bimbo non è post mortem ma si sarebbe verificata prima della morte o in procinto di essa.
Se questa affermazione venisse confermata da ulteriori riscontri probatori, la mamma risulterebbe innocente. Infatti se l’agonia di Loris è durata 3-4 minuti è impossibile che sia stato ucciso dentro casa ma è molto più probabile che sia stato ucciso nel luogo del ritrovamento. Il difensore della Panarello, l’avvocato Francesco Villardita, ha basato il ricorso per Cassazione contro l’ordinanza del riesame di Catania che ha stabilito che la Panarello deve restare in carcere, proprio su questo punto.
Sono giorni di trepidante attesa per la difesa di Veronica Panarello perché se la tesi dell’accusa saltasse, oltre ad una vittoria sul piano processuale, verrebbe riscattata soprattutto la sua persona. Dipinta come mamma killer dall’intera opinione pubblica ed anche da alcuni familiari, la Panarello è stata subito additata come l’unica colpevole dell’efferato omicidio.
Anche il marito Davide Stival che all’inizio le era stato vicino, l’ha abbandonata completamente. Dunque, la Cassazione ha un’importante responsabilità. Una sentenza favorevole alla Panarello significherebbe immediata scarcerazione e possibilità di rivedere l’altro figlio, il piccolo Diego che non vede dal giorno del suo arresto.
Un triste caso giudiziario che vede protagonisti i minori che sono le prime vittime inconsapevoli; da un lato il piccolo Loris che ha perso la vita; dall’altro il fratellino Diego che in un attimo ha perso la sua famiglia: l’affetto del fratello e della mamma. E vive insieme ad un padre che di certo non è più lo stesso dopo il tragico evento che li ha colpiti.