Un vero miracolo quello che è accaduto a Michael, un ragazzo di 14 anni, a Castelletto di Cuggiono, in provincia di Milano. Il ragazzo si era tuffato nel Naviglio ma era rimasto incastrato con un piede a due metri di profondità. 42 minuti interminabili sotto gli occhi dei genitori, la mamma Lela e il papà Stefano, e degli amici che hanno pensato che non ce l’avrebbe mai fatta.
Michael è rimasto 42 minuti sott’acqua mentre i vigili del fuoco e i sommozzatori cercavano di tirarlo fuori davanti agli occhi disperati dei genitori e degli amici della vittima. Aveva un piede incastrato e per questo i soccorsi hanno tardato a tirarlo fuori. E quando finalmente ce l’hanno fatta pensavano che il ragazzo fosse ormai morto.
Ma è grazie ai vigili del fuoco, ai rianimatori del 118 e all’equipe di rianimazione cardio-toraco-vascolare del San Raffaele di Milano sotto la guida dal professor Alberto Zangrillo che Michael si è salvato.
Grande soddisfazione e felicità per tutti i medici che hanno preso parte a questo salvataggio. “È la più grande soddisfazione di tutta la mia carriera professionale” ha dichiarato il professor Zangrillo al Corriere della Sera. “Le condizioni limite per sperare in una ripresa sono l’immersione in acque non più calde di 5 gradi per un tempo non superiore ai 20 minuti, e in arresto cardiaco per non più di 6 minuti.” hanno poi spiegato i medici. E’ stato per la giovane età del ragazzo e per l’acqua fredda, che ha rallentato le funzioni vitali, che hanno deciso di intervenire in modo più decisivo.
Il ragazzo ora è sveglio e vigile e ricorda tutto dell’accaduto. Era una giornata di sole intorno alle 17 quando si era tuffato insieme a cinque amici nel Naviglio. L’acqua era fredda, circa 15 gradi. Dopo pochi minuti erano usciti tutti dall’acqua, tranne Michael che era rimasto incastrato con il piede a uno dei tanti pali disseminati lungo il canale.
Riemerge 42 minuti dopo grazie ai vigili del fuoco e ai sommozzatori che hanno creato una vera e propria catena umana. Il ragazzo ha una temperatura di 29 gradi ma dopo vari tentativi di rianimazione il suo cuore è tornato a battere ed è stato portato in elicottero al San Raffaele. E’ stato necessario amputargli la gamba destra, ma ora il ragazzo sta bene e presto inizierà la riabilitazione.
Il papà e la mamma ringraziano i medici e Dio per questo miracolo.